Nella partita persa 0-3 contro il Bayern Monaco, il Barcellona non ha mai tirato in porta

È la prima volta che succede ai catalani in 328 partite di Champions League.

Non serviva la gara contro il Bayern Monaco per certificare la crisi – economica, progettuale, d’identità – del Barcellona. Nelle ultime settimane abbiamo avvertito e riconosciuto diversi segnali di declino, a cominciare dal fatto che le maglie numero nove, dieci e undici dei blaugrana siano passate, in soli quattro anni, dal trio Suárez-Messi-Neymar al trio Depay-Ansu Fati-Demir. Poi si è giocata Barcellona-Bayern Monaco, una delle partite più affascinanti della fase a girone di Champions League, e i bavaresi hanno vinto dominando. Il risultato finale (0-3) è a dir poco riduttivo rispetto all’enorme divario – tecnico, tattico, di spessore emotivo – tra la squadra di Nagelsmann e quella di Koeman. Basti pensare che due dei tre gol realizzati dai bavaresi – entrambi da Lewandowski – sono arrivati dopo che un altro giocatore del Bayern, nella fattispecie Musiala e Gnabry, avevano colpito il palo, quindi avevano scoccato altri due tiri molto pericolosi. Il fatto che il centravanti polacco sia riuscito a ribattere per due volte la palla in rete dice molto sulla scarsa reattività difensiva dei catalani.

Dall’altra parte del campo, la situazione è ancora peggiore: Koeman ha scelto di schierare il suo Barça con tre difensori (Eric García, Piqué, Araujo), due esterni a tutta fascia (Sergi Roberto e Jordi Alba), tre centrocampisti (Pedri, Busquets, Frenkie de Jong) e la coppia d’attacco composta da Luuk de Jong e Memphis Depay. Al di là del fatto che il 3-5-2/5-3-2 non sia un sistema di gioco affine alla storia e al dna del Barcellona, il vero problema è che è stato a dir poco inefficace in fase offensiva: a fine partita, la squadra catalana ha totalizzato zero tiri in porta su cinque tentativi totali. Secondo diversi rilevatori statistici, è la prima volta che succede nella storia del Barça in Champions League. In totale, gli azulgrana hanno giocato 328 gare nella competizione europea più importante.

Anche tutte le altre statistiche d’attacco sono negative: delle cinque conclusioni tentate dagli uomini di Koeman, tre sono finite fuori e due sono state ribattute dai difensori del Bayern; su 14 cross tentati, solo 12 sono andati a buon fine; in 24 azioni offensive totali, solo sei passaggi sono effettivamente arrivati in area di rigore. Il Bayern, giusto per fare un confronto, ha tentato la conclusione per 17 volte, di cui sei in porta e due finite sul palo; pur mantenendo un possesso palla equilibrato con il Barcellona, gli uomini di Nagelsmann hanno messo insieme 53 azioni d’attacco totali, con 13 passaggi riusciti in area di rigore e 16 dribbling riusciti. A fine partita, Koeman ha parlato così del dominio dei bavaresi: «Dobbiamo essere realisti, questi sono i giocatori che abbiamo a disposizione. Al momento sono giovani, ma tra qualche tempo sapranno fare molto meglio». La cosa più triste è proprio questa, è che il Barça debba accontentarsi di essere una squadra comprimaria, in attesa di tempi migliori.