Jorginho non fa più il saltino prima di calciare i rigori

E tira anche in maniera più potente.
di Redazione Undici 21 Ottobre 2021 alle 17:37

Tra le (tante) qualità di Jorginho, c’è quella di saper calciare i rigori. Le cifre, nel suo caso, non mentono: considerando solo quelli calciati nei 120 minuti di gioco effettivo – quindi i 90 minuti regolamentari più recuperi e supplementari – ha un tasso di trasformazione altissimo, con 31 rigori segnati e solo cinque sbagliati. Per chi ama l’espressione dei dati attraverso le percentuali, il regista del Chelsea e della Nazionale ha realizzato l’86% dei penalty calciati in partita. Questo buonissimo dato ha subito un evidente peggioramento nell’ultimo anno: quattro dei cinque errori sono arrivati tra il 20 settembre 2020 e il 5 settembre 2020: il primo è stato quello durante Chelsea-Liverpool 0-2, l’ultimo quello in occasione di Svizzera-Italia 0-0; in mezzo, quelli sbagliati contro il Krasnodar e l’Arsenal, tra ottobre e dicembre 2020. In precedenza aveva sbagliato solo quello calciato alla Dacia Arena con la maglia del Napoli, in occasione della gara contro l’Udinese della stagione 2017/18 – ma poi segnò ribadendo in rete la respinta di Scuffet.

Forse è per via di tutti questi errori – a cui va aggiunto quello ininfluente commesso contro l’Inghilterra nella lotteria della finale degli Europei – che Jorginho sembra aver cambiato tecnica di tiro dal dischetto. Ce ne siamo accorti quando il regista italobrasiliano ha calciato e segnato due rigori contro il Malmö, in Champions League: in occasione di entrambi i tentativi di trasformazione, infatti, Jorginho non ha più fatto il solito saltello prima del tiro, dell’impatto col pallone. Era una sua caratteristica distintiva e ora non c’è più. O meglio: c’è un piccolo movimento-finta un istante prima della conclusione, ma non c’è più il vistoso balzo che serviva – spesso, ma non sempre – a ingannare i portieri.

Sotto trovate il video del primo rigore calciato da Jorginho, il secondo potete vederlo qui. Anche la potenza e la direzione delle due conclusioni sono leggermente diverse rispetto ai tocchi rasoterra e dolcissimi tipici del suo repertorio – almeno fino al rigore tirato e sbagliato nella partita contro la Svizzera. Magari è dovuto proprio alla nuova coordinazione, a un lavoro svolto in allenamento, a un cambiamento che lui riteneva necessario e che ha portato subito degli ottimi frutti. Quella contro il Malmö, infatti, è la terza doppietta di Jorginho dagli undici metri dopo quella realizzata al Crystal Palace nell’ottobre 2020 e quella segnata al Parma sempre a ottobre, ma del 2013.

>

Leggi anche

Calcio
Per la Coppa d’Africa 2026 sono stati convocati oltre 30 giocatori nati nell’Île-de-France
Parigi e dintorni sono un bacino rigoglioso per tante Nazionali, non solo per la Francia.
di Redazione Undici
Calcio
La FIFA ha abbassato i prezzi per gli stadi della Coppa del Mondo fino a 60 dollari, ma solo per 1000 biglietti a partita
La categoria 4, quella più abbordabile, è andata in fumo in pochi minuti e ora i tifosi potrebbero ritrovarsi a svenarsi per vedere la propria Nazionale.
di Redazione Undici
Calcio
Per la prima volta i club europei avranno tante occasioni in un nuovo mercato degli svincolati: quello dall’Arabia Saudita
Tra 15 giorni, i calciatori in scadenza saranno liberi di accordarsi con qualsiasi club. E in Saudi Pro League ce ne sono alcuni molto interessanti: da Kanté a Koulibaly, da Mané a Rúben Neves.
di Redazione Undici
Calcio
La Scozia che torna ai Mondiali è una squadra che guarda molto ai giocatori inglesi, e viceversa, ma solo ad alcune condizioni
E la prima delle condizioni, dice il ct, dev'essere la motivazione: la Scozia ora fa sul serio e non ha nessuna intenzione di essere una seconda scelta rispetto alla Nazionale rivale.
di Redazione Undici