Chi è il manager del Manchester United che ha investito peggio sul mercato?

Da quando è andato via Ferguson, ormai otto anni e mezzo fa, i Red Devils spendono troppo e male.
di Redazione Undici 15 Novembre 2021 alle 17:52

Che al Manchester United qualcosa – o quasi tutto – non funzioni è un’evidenza empirica. E non solo perché i Red Devils non vincono un grande trofeo da quattro anni – l’Europa League del 2017 – o la Premier dal 2013 o la Champions dal 2008. Il problema vero è che tutti i progetti avviati finora sono falliti miseramente: Moyes, Van Gaal, Mourinho e ora Solskjaer non sono ancora riusciti a dare stabilità e delle prospettive chiare e importanti allo United, anche a causa di un calciomercato schizofrenico, economicamente ricco ma raramente soddisfacente. A dimostrare questo assunto, c’è un grafico che gira su Reddit e che mostra l’inadeguatezza degli operatori trasferimenti del club di Old Trafford: dal 2013 a ora, ovvero da quando Sir Alex Ferguson non è più il manager dello United, sono stati investiti almeno 75 milioni di euro per ogni stagione, senza raggiungere mai i grandi risultati a cui un club più prestigioso dovrebbe essere abituato.

Il manager che ha speso/fatto spendere di più, in media, è José Mourinho: alla vigilia di ognuna delle tre stagioni in cui ha guidato lo United, sono stati investiti 155 milioni di euro per l’acquisto di nuovi giocatori. Si tratta di una cifra media tra i 155 milioni del 2016, i 198 del 2017 e gli 82 del 2018. Va anche detto, però, che il tecnico portoghese è stato quello che ha ottenuto i migliori risultati, quantomeno per numero di trofei vinti: due, la Coppa di Lega e l’Europa League. Subito dopo Mourinho c’è Louis van Gaal, sia per quantità di denaro spesa (in media, 148 milioni di euro per le due stagioni in cui è stato sulla panchina di Old Trafford) che per numero di trofei vinti (uno, la FA Cup 2016). Dietro di loro ci sono Solskjaer (106 milioni per stagione, ed è alla guida dello United dal dicembre 2018) e Moyes (95 milioni di euro). Entrambi non sono riusciti a vincere un trofeo.

Nella grafica, viene riportata anche la spesa media annuale di Sir Alex Ferguson (30 milioni di euro per anno) e il numero dei trofei ottenuti (27), ma ovviamente si tratta solo di una suggestione, non di un numero con un reale valore scientifico: Ferguson ha guidato il Manchester United per 27 anni, dal 1986 al 2013, quindi ha attraversato numerose ere calcistiche e ha potuto spendere molti meno soldi per acquistare giocatori validi. Due esempi su tutti: quando nel 1993 ha rilevato il cartellino di Roy Keane ha investito solo 8,5 milioni di euro, mentre per Ruud van Nistelrooy la spesa (nel 2001) è stata di 28,5 milioni. Cifre che allora erano altissime, e oggi sono decisamente al ribasso. Questo, però, non cambia le cose, non giustificano nessuno: al Manchester United non sanno fare il calciomercato.

>

Leggi anche

Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici
Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici