Pedro Gonçalves è la gemma di uno Sporting bellissimo

Gol, assist e grandi giocate: la squadra di Rúben Amorim ha superato il girone di Champions grazie a un gioco di qualità, e alle grandi doti di un grande talento offensivo.
di Redazione Undici 25 Novembre 2021 alle 13:08

Da tempo si parla di Pedro Gonçalves come di un talento in sboccio, come uno degli eredi della grande dinastia del talento portoghese – come se João Felix e Bruno Fernandes e Bernardo Silva, tutti sotto i 28 anni, fossero già alla fine della carriera. In realtà l’attaccante dello Sporting Lisbona è un giocatore non più giovanissimo – ha compiuto 23 anni a giugno 2021 – e che era considerato una grande promessa già diversi anni fa: nel 2015 ha lasciato il Braga per trasferirsi al Valencia, poi è passato ai Wolves, solo che in Spagna non è riuscito a esordire, mentre in Inghilterra ha giocato solo partite giovanili e/o di scarsissimo rilievo.

Il ritorno in Portogallo, all’inizio della stagione 2019/20, sembrava una bocciatura e invece è stato una manna: nel Famalicão si è imposto come uno dei giocatori più decisivi e completi del campionato portoghese, poi è stato chiamato dallo Sporting Lisbona e ha mostrato di poter avere lo stesso impatto anche in un contesto più competitivo, in cui gli veniva richiesto di vincere. E infatti ha vinto, da protagonista assoluto: la bellissima squadra costruita da Rúben Amorim ha conquistato il suo primo titolo nazionale dopo 19 anni di digiuno, e Gonçalves ha segnato 23 gol, disimpegnandosi come esterno – su entrambe le fasce – ma anche come trequartista, seconda punta, qualche volta anche come centrocampista.

C’è sempre un po’ di diffidenza verso certi exploit nei campionati che non siano tra le cinque leghe top in Europa: Gonçalves era atteso al varco della nuova stagione, doveva confermarsi in Champions League e in uno Sporting che non sarebbe più stato considerato come una squadra outsider, piuttosto un progetto tattico da seguire con attenzione. È andata e sta andando piuttosto bene, sia per Pote – soprannome storico di Gonçalves, dovuto al fatto che da piccolo era un po’ tarchiato e perciò ricordava una pentola tipica portoghese, per l’appunto il pote – che per la sua squadra: lo Sporting è secondo in classifica e imbattuto dopo undici partite di campionato, e soprattutto ha superato il Borussia Dortmund nel girone di Champions League, centrando la qualificazione agli ottavi di finale; Gonçalves, da parte sua, ha già segnato 11 gol in 15 partite, di cui quattro nelle gare contro Besiktas e Borussia Dortmund, quelle che hanno determinato il passaggio del turno in Champions.

Ovviamente il contributo di Pedro Gonçalves va oltre questi numeri grezzi, che restano eccellenti: in una squadra che muove il pallone in maniera sempre ambiziosa per non dire rischiosa, la sua tecnica e la sua capacità di farsi trovare e trattare il pallone tra le linee avversarie, in spazi anche stretti, risultano decisive; Gonçalves, poi, ha anche un gran tiro dalla media distanza e un senso del gol piuttosto sviluppato, ma non è un giocatore egoista: la sua sensibilità tecnica gli permette di far passare il pallone in corridoi strettissimi, di assecondare i movimenti e gli inserimenti dei compagni. È per questo che Amorim lo utilizza in molti ruoli diversi, ma soprattutto come laterale offensivo di un 3-4-3 piuttosto visionario: Gonçalves parte solamente dall’esterno, ma poi viene molto dentro il campo e apre spazio per gli esterni a tutta fascia, soprattutto Pedro Porro – che, non a caso, è considerato uno degli interpreti più promettenti d’Europa in questo ruolo.

 La bellissima stagione 2020/21 di Pedro Gonçalves, in un video

Pote fa già parte della Nazionale portoghese, è stato convocato per gli Europei ma non è stato utilizzato nelle quattro partite della Seleçao, e poi ha saltato gli ultimi break internazionali – per infortunio e per scelta del ct Fernando Santos. Il recente rinnovo di contratto fino al 2026 è un segnale importante per lo Sporting: rappresenta un impegno a lungo termine per il giocatore, ma potrebbe essere il preludio a una cessione di peso, magari all’estero. In questo senso, i gol realizzati contro il Borussia Dortmund – soprattutto il secondo, bellissimo – potrebbero averlo lanciato in maniera definitiva, dopotutto era proprio quello che tutti si aspettavano, che tutti volevano da lui in questa stagione. Anzi: esattamente come la sua squadra, come il bellissimo e modernissimo Sporting di Amorim, Gonçalves sta andando oltre le aspettative, si sta affermando come uno dei giocatori più interessanti del calcio europeo, per qualità individuale come per la capacità di mettere le sue doti al servizio di un sistema. Difficile chiedere di più.

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