Il decadimento di José Mourinho è anche nei numeri

Il bilancio di sconfitte per il portoghese negli ultimi cinque anni è diventato davvero preoccupante.
di Redazione Undici 10 Gennaio 2022 alle 11:59

La sconfitta per 4-3 con la Juventus è una delle sconfitte più amare per José Mourinho: per il modo in cui è arrivata, dopo che i giallorossi erano in vantaggio di due reti, ma soprattutto perché adesso costringe la Roma a una rincorsa disperata in classifica – i punti di distacco dal quarto posto sono già nove, e quelli dalla Juventus sono diventati sei. Facile capire come un’eventuale vittoria, nel big match all’Olimpico, avrebbe rilanciato definitivamente le ambizioni di Mourinho e della Roma tutta. Ma forse, dopo una luna di miele inevitabile quando si parla di un personaggio così forte mediaticamente, in questo momento stanno emergendo tutti i limiti non solo della rosa giallorossa, ma pure del suo allenatore. Che, del resto, erano stati sottolineati dalla critica pure nelle sue precedenti esperienze con Manchester United e Tottenham.

Una statistica è impietosa al riguardo: negli ultimi cinque anni, con Mou a cavallo tra United, Spurs e Roma, il portoghese ha perso ben 61 volte. Nel suo primo decennio da tecnico, le sconfitte erano state appena 57. Tanto basta per capire come Mou stia attraversando da tempo una fase discendente, con quello status da vincente – da Special One, diremmo – ormai relegato più alla memoria che al presente. Soltanto nelle ultime sette partite di campionato, sono arrivate ben quattro sconfitte.

Pure le percentuali di vittoria stagionali sottolineano questo decadimento, che è di percezione e di risultati: con la Roma (almeno fino a questo momento) e nell’ultimo Tottenham il portoghese ha vinto il 55 per cento di partite, dato vicino alla prima stagione con il Manchester United. Addirittura la percentuale scende sotto il 50 per cento in due delle stagioni con Red Devils e Spurs, mentre nel pieno della carriera il tecnico di Setubal raggiungeva agevolmente il 60 per cento e superava spesso e volentieri il 70 (miglior dato il 79 per cento di vittorie con il Real Madrid 2011/12).

Dopo la sconfitta contro la Juve, Mourinho ha parlato di “collasso”, con un complesso psicologico che ha condizionato la prova della squadra. Inevitabilmente, si è parlato di come il “tocco magico” di Mou che lo ha reso celebre negli anni, quello in grado di assicurare ai suoi una mentalità migliore e più competitiva della media, sia svanito sotto molti punti di vista.

>

Leggi anche

Calcio
«Potremmo diventare la miglior squadra del mondo entro il 2030», ha detto il nuovo CEO del Newcastle
David Hopkinson ha vissuto esperienze professionali al Real Madrid e negli sport americani, e ha in mente un futuro molto interessante per i Magpies.
di Redazione Undici
Calcio
Al sorteggio dei Mondiali di calcio 2026 ci saranno tantissime stelle dello sport, ma solo una c’entra qualcosa con il calcio
Rio Ferdinand condurrà l'evento, ma a compilare i gironi saranno Tom Brady, Shaquille O'Neal e tanti altri volti noti che non hanno molto a che fare col pallone.
di Redazione Undici
Calcio
I direttori sportivi sono diventati delle vere e proprie star, adesso anche in Premier League
I registi occulti dei top club inglesi godono ormai di una riconoscibilità talmente ampia che vengono considerati «mancati dottori a Harvard».
di Redazione Undici
Calcio
L’Arsenal vuole imitare (e quindi sta sfidando) il Chelsea sul mercato dei talenti teenager
In Premier League è iniziata una vera e propria battaglia all'ultima firma per accaparrarsi i giovani più promettenti, e i Gunners non vogliono restarne fuori.
di Redazione Undici