Il Barcellona non potrà schierare uno dei suoi quattro acquisti di gennaio in Europa League

Voi chi escludereste tra Ferran Torres, Adama Traoré, Dani Alves e Aubameyang?
di Redazione Undici 01 Febbraio 2022 alle 17:02

Nella crisi – strutturale, economica, culturale, tecnica – del Barcellona, ciò che ha colpito critici e osservatori è l’assoluta improvvisazione in alcune mosse strategiche, prime tra tutte quelle relative al calciomercato. Il ritorno di Laporta e Xavi, in epoche e/o ruoli diversi, sembrava poter dare una svolta positiva in questo senso, ma poi è arrivata la finestra invernale di mercato e le cose sono tornate a essere strane. Non tanto per la qualità dei quattro nuovi acquisti – Dani Alves, Ferran Torres, Adama Traoré e Pierre-Emerick Aubameyang – o per i soldi spesi per completare queste operazioni, ma perché uno di questi giocatori non potrà essere utilizzato in Europa League.

No, questa volta non c’entrano il salary cap e gli enormi problemi di bilancio del club blaugrana, piuttosto i regolamenti Uefa: per la compilazione della lista per la seconda parte di stagione, la confederazione europea ammette un massimo di tre nuovi innesti provenienti dal mercato, a prescindere dal numero di giocatori ceduti e/o esclusi dall’elenco presentato a settembre. Di conseguenza, uno tra Dani Alves, Ferran Torres, Traoré e Aubameyang non potranno partecipare alla doppia sfida contro il Napoli, valida per l’accesso agli ottavi di finale della seconda competizione continentale. Secondo quanto riportato dal quotidiano Diário As, Xavi e i  dirigenti starebbero scegliendo tra Traoré e Aubameyang, e che probabilmente la scelta ricadrà sull’ex capitano dell’Arsenal, perché in attacco ci sono già diverse opzioni – Memphis, Braithwaite, Luuk de Jong e anche lo stesso Ferran, che al Manchester City è stato utilizzato anche da prima punta.

Al netto di tutto, resta il fatto che il Barcellona ha acquistato un giocatore con la consapevolezza – si spera – che non avrebbe potuto utilizzarlo in quello che, a tutti gli effetti, è diventato uno degli appuntamenti più importanti della stagione. L’Europa League – a cui il Barcellona non partecipava dal 2004, perché da allora si è sempre qualificato alla Champions e ha sempre superato i gironi iniziali – è infatti un obiettivo prioritario, considerando che la vittoria finale garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League, per di più in prima fascia. Anche la classifica di Liga consiglierebbe a Xavi e ai suoi giocatori di concentrarsi sull’Europa League: in questo momento il Barça è quinto e imbottigliato in un ingorgo da sette squadre in nove punti, dai 40 del Betis (terzo) fino ai 31 dell’Athletic Club (nono). In una stagione normale, il Barça sarebbe ovviamente favorito per vincere questa corsa al quarto posto, ma evidentemente non siamo in una stagione normale. E i dirigenti catalani stanno facendo di tutto per renderla ancora più complicata.

>

Leggi anche

Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici
Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici