Il Bruges ha speso più di Inter e Real Madrid sul mercato

I 54 milioni investiti dal club delle Fiandre sono una cifra enorme per il campionato belga.
di Redazione Undici
02 Febbraio 2022

Gli ultimi acquisti in ordine di tempo sono stati Andreas Skov Olsen e Dennis Odoi, arrivati proprio nelle ultimissime ore della sessione di trasferimenti invernali, ma in realtà sono sei mesi che il mercato del Club Bruges è in movimento costante. Per numero e prezzo delle operazioni: considerando le due finestre, quella estiva 2021 e quella invernale conclusa da poche ore, il club belga ha completato 33 operazioni totali, 16 in ingresso e 17 in uscita; dal punto di vista economico sono stati mossi 86 milioni di euro, di cui 54 investiti nelle operazioni in entrata.

Proprio quest’ultima cifra è piuttosto interessante e significativa: secondo i dati di Transfermarkt, infatti, il Bruges risulta aver speso più di Inter e Real Madrid nelle ultime due finestre di mercato. Certo, gli investimenti fatti dal club belga non sono certo paragonabili a quelli dell’Arsenal (167 milioni), del Manchester City (144) e della Juventus (arrivata fino a quota 128 dopo l’operazione-Vlahovic); ma resta il fatto che il Bruges è 30esimo nella classifica mondiale per quantità di denaro investito in questa stagione, davanti a società con budget e ambizioni decisamente superiori – abbiamo già citato Inter e Real Madrid, ma ci sono anche altre società di Champions League, tra cui Villarreal, Siviglia, Porto, Sporting Lisbona, Ajax.L’esposizione del Bruges rappresenta una novità nella storia del club delle Fiandre, che non aveva mai speso così tanto sul mercato; stesso discorso vale anche per la Jupiler Pro League, un campionato celebre più che altro per le operazioni in uscita e che nelle ultime due sessioni ha accumulato investimenti totali per 134 milioni; ben più di un terzo dei soldi spesi da tutte le squadre della lega arrivano dunque dalle casse del Bruges.

L’accelerazione è stata impressa a partire da quest’estate, quando la proprietà guidata da Bart Verhaeghe – ex vicepresidente della Federcalcio locale – ha deciso di avviare un modello basato in maniera ancora più profonda sulla valorizzazione di giocatori di talento e di prospettiva. Ovviamente non tutte le operazioni sono andate a buon fine: Kamal Sowah, il più oneroso degli acquisti completati in estate (per lui il Bruges ha pagato circa 10 milioni al Leicester City) non è riuscito a imporsi ed è stato girato in prestito all’AZ Alkmaar; anche Mouassa e Otasowie, arrivati rispettivamente dal Rennes e dal Wolverhampton per quattro milioni di euro, non sono riusciti a trovare grande spazio nelle rotazioni dei due tecnici che si sono alternati in questa stagione, Philippe Clement (che un mese fa ha accettato l’offerta del Monaco) e il suo successore, l’olandese Alfred Schreuder. In questo momento, il Bruges è secondo in classifica con nove punti di distacco dall’Union Saint-Gilloise, capolista a sorpresa del campionato dopo la promozione dello scorso anno.

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