Un club fondato da un gruppo di amici in un pub di Gibilterra si è qualificato alla Conference League

I Bruno's Magpies esordiranno in Europa nella prossima stagione.

Quando comincia a essere tardi, e i fumi dell’alcol si fanno sentire, seduti al solito pub con gli amici, possono venire le idee più strane. La maggior parte sono irrealizzabili, progetti che da sobri non esisterebbero nemmeno. Altri però, con il tempo, la passione e un po’ di fortuna possono diventare reali. Per esempio: chi non ha mai sognato di fondare una squadra di calcio e arrivare, un giorno, a giocare una competizione europea? Lo hanno fatto un gruppo di amici che si ritrovavano regolarmente in un bar chiamato “Bruno’s Bar & Restaurant”, a Gibilterra, situato proprio di fronte allo stadio più importante del Paese, il Victoria Stadium: lì, nel 2013, hanno fondato i Bruno’s Magpies.

Gibilterra è un piccolo stato che si trova a Sud della penisola iberica, ha una superficie di 6,8 km per circa 34 mila abitanti e appartiene al Regno Unito. Gli antichi la ritenevano una delle colonne d’Ercole, il limite estremo del mondo conosciuto, oggi è considerata l’ultima vera colonia in territorio europeo. Ha una propria Nazionale e un campionato di calcio, formato da undici squadre e dominato dai Lincoln Red Imps, che in bacheca hanno 26 titoli nazionali e 18 Rock Cup. E proprio l’ultima edizione della coppa nazionale ha visto una finale insolita: ad affrontare il Lincoln c’erano i Magpies, una squadra che aveva finito al sesto posto la regular season e che ai playoff – vinti ovviamente dal Lincoln – è arrivata fino in semifinale. La finale è stata vinta per 2-1 dai campioni in carica, grazie a una rimonta concretizzatasi negli ultimi minuti, ma la squadra rossonera ha potuto comunque festeggiare: oltre al secondo posto in una competizione così importante, i Magpies avevano raggiunto – grazie al proprio piazzamento nella fase playoff – la qualificazione al primo turno preliminare di Conference League.

Il viaggio a Nyon, in occasione del sorteggio, del presidente dei Magpies, Jansen Dalli, è stato carico di emozione: «Sono estremamente fiero del nostro club, è una soddisfazione unica dopo tutti questi anni raggiungere un obiettivo del genere. Abbiamo una grande occasione per farci conoscere in Europa e far crescere ancora il nostro progetto». Dalli veste la maglia della sua squadra nell’Intermediate League, una specie di campionato riserve, ha accumulato anche tre apparizioni nella National League del 2018 e ha vissuto l’intero percorso dei Magpies, dalla fondazione fino alla qualificazione in Conference: «Alla fine il duro lavoro ha pagato» ha commentato con un sorriso. E il prossimo sette luglio i Magpies esordiranno in casa contro i nordirlandesi Crusaders Football Club, per poi volare a Belfast una settimana dopo per la gara di ritorno. Ma come sono arrivati, un gruppo di amici in un bar, fin qui?

Nel corso degli anni la struttura e l’organizzazione del club è cambiata e si è evoluta, soprattutto grazie agli investimenti, sempre maggiori, che sono arrivati dagli sponsor. Dopo due stagioni dalla fondazione, nel 2015, l’agenzia immobiliare britannica Chesterstons ha deciso di investire nel club sostenendo i costi del professionismo. È nata quindi una fanbase fidelizzata, con un legame alimentato da costanti iniziative del club, volte ad ampliare la partecipazione sugli spalti. Quell’anno il club arrivò quarto in Second Division, la seconda serie calcistica di Gibilterra, e sfiorò la vittoria della coppa di categoria. Risultati comunque impressionanti, che hanno dato impulso al progetto Magpies. Una nuova sponsorizzazione con Entain plc, una società internazionale di scommesse, ha permesso di vincere campionato e coppa di seconda divisione nel 2019, conquistando così finalmente la promozione in Premier Division. Il quarto posto ottenuto nella fase playoff 2021/22 ha reso i Magpies la quinta squadra di Gibilterra a esordire in una competizione europea. Una soddisfazione che potrebbe però portare con sé un necessario rebranding del club, che ha già presentato un nuovo logo: per soddisfare i criteri Uefa, infatti, la squadra potrebbe abbandonare il “Bruno’s” dal suo nome. Ma al bar in cui è tutto è nato si tiferà sempre e solo Magpies, ora anche in Europa.

La foto in apertura è tratta dal profilo Twitter ufficiale dei Bruno’s Magpies