Il valore dei diritti tv della Formula Uno è cresciuto di 16 volte, e Drive to Survive c’entra tantissimo

Il nuovo contratto siglato da Espn vale molto di più di quello del 2019, e proprio in quell'anno Netflix ha lanciato la prima stagione della serie sulla F1.

La Formula Uno è tornata a essere uno sport appassionante, coinvolgente, a richiamare un pubblico vasto e soprattutto trasversale – dal punto di vista anagrafico. Non a caso, i prezzi dei diritti televisivi sono cresciuti in maniera spaventosa: secondo quanto riportato da Sports Business Journal, infatti, il nuovo accordo triennale stipulato da Espn per la trasmissione dei gran premi in diretta negli Stati Uniti varrà tra i  75 e i 90 milioni di dollari all’anno; l’ultimo contratto – sempre triennale – firmato prima della pandemia prevedeva un compenso annuale di cinque milioni di euro. Sì, esatto, avete letto bene: i ricavi televisivi della Formula Uno negli Usa sono destinati a crescere di sedici volte rispetto agli ultimi contratti. Sempre secondo le indiscrezioni riportate da SBJ, non si trattava nemmeno dell’offerta inferiore: Amazon avrebbe offerto infatti 100 milioni di euro, ma alla fine la gare dovrebbero essere trasmesse dalla piattaforma di proprietà della Disney.

Questo enorme aumento dei prezzi è strettamente legato alla crescita esponenziale del pubblico americano che segue la Formula Uno: secondo le rilevazioni dell’auditel statunitense, il Gran Premio di Miami del mese scorso ha registrato una media di 2,6 milioni di spettatori sull’emittente ABC, il numero più alto di sempre per una trasmissione in diretta di Formula 1 sulla televisione statunitense. È un trend consolidato: nel 2021, l’audience media era stata di 934mila spettatori per gara, la cifra maggiore di sempre dal 1995; e nel 2022 siamo già oltre gli 1,3 milioni di contatti per ogni gran premio. 

L’entusiasmo intorno alla Formula Uno si deve al grande lavoro fatto dai dirigenti per rilanciare lo sport e il brand, ma anche ad altri vettori. Uno dei più importanti, soprattutto sul mercato statunitense, sembra essere Drive to Survive, la serie Netflix ambientata nel circus, che racconta dall’interno – anche se in maniera romanzata – la maggior parte delle scuderie e dei piloti e che è arrivata alla quarta stagione. Dopo la prima settimana intera in catalogo, proprio la quarta stagione – uscita a marzo – aveva già accumulato un totale di 29 milioni di ore in streaming. Drive to Survive è stata resa disponibile per la prima volta nel 2019, e da allora, come detto, il potenziale televisivo della Formula Uno è cresciuto a dismisura. Inevitabile pensare che le due cose siano correlate. Allo stesso modo, il fatto che la serie sia stata rinnovata – per altre due stagioni – solo qualche settimana fa, alimenta l’idea per cui le cose continueranno ad andare in questa direzione.