Alla fine le indiscrezioni dei siti specializzati, quelli che pubblicano le foto leak delle maglie delle squadre di calcio più importanti, si sono rivelate esatte. Il Newcastle United ha annunciato ufficialmente e quindi indosserà davvero una maglia bianco-verde, i colori della bandiera e della rappresentativa nazionale dell’Arabia Saudita, ovvero il Paese che, attraverso il fondo sovrano PIF, ha rilevato le quote dei Magpies – trasformando lo United, di fatto, nella società calcistica più ricca del mondo. Niente di male per i colori in sé, ovviamente, e va sottolineato il fatto che si tratta del Third Kit, che la maglia Home dello United resterà bianconera. Ma c’è un’evidente prossimità con la divisa dell’Arabia Saudita, e in passato lo United ha indossato solo sporadicamente il verde, e in ogni caso mai accoppiato con il bianco e con un design di questo tipo: insomma, si tratta di una prima volta assoluta. Tutte queste rilevazioni non fanno altro che rinfocolare la polemica sul fatto che l’acquisizione del Newcastle sia un’operazione di sportswashing da parte di Riyad.
Secondo quanto riportato da The Athletic in questo articolo, pare che l’idea di vestire il Newcastle di biancoverde sia arrivata direttamente da Castore, il brand che disegna e fornisce le maglie e tutto il materiale tecnico ai Magpies. Ovviamente la notizia non può essere pienamente verificata, ed è facile pensare che i designer di Castore abbiano fatto questa scelta per “ingraziarsi” la nuova – e ricchissima – proprietà del club, ma resta il fatto che il consiglio d’amministrazione ha certamente approvato il nuovo kit da gioco. E il fatto che i colori siano proprio quelli della Nazionale saudita deve aver fatto riflettere sulla possibile penetrazione nel loro mercato nazionale, aiutata anche da un nuovo accordo di partnership annunciato nei giorni scorsi: noon.com, una società di e-commerce che è legata al fondo PIF e che, in qualche modo, fa concorrenza ad Amazon nell’area del Golfo Persico, sarà infatti lo sponsor di manica del Newcastle.
Insomma, il legame tra una delle squadre più iconiche del calcio inglese e l’Arabia Saudita è sempre più stretto. Per non dire sfacciato. Secondo Tim Crow, consulente di marketing sportivo intervistato da The Athletic, tutte queste scelte da parte di Castore e del Newcastle non saranno di grande aiuto per la crescita finanziaria del club, ma aiuteranno a far sì che il popolo dell’Arabia Saudita si senta più vicino ai Magpies: «Gli accordi tra la società e il brand Castore», spiega Crow, «prevedono che sia proprio lo sponsor tecnico a beneficiare dell’aumento delle vendite, anche in Arabia Saudita. Ma la maglia biancoverde e la presenza di un logo conosciuto come quello di noon daranno modo a molti sauditi di identificarsi col Newcastle, di sentire la squadra come una propria emanazione in Inghilterra, un Paese lontanissimo da loro». Ovviamente i tifosi dei Magpies pregustano i grandi acquisti – negli ultimi giorni sono stati annunciati gli arrivi del portiere Pope e del difensore Botman – e i probabili successi sul campo che arriveranno grazie agli investimenti della nuova proprietà, ma sarà interessante capire come reagiranno a tutti questi evidenti tentativi di avvicinare la loro squadra a un Paese dall’anima controversa come l’Arabia Saudita.