La Premier League ha già speso poco meno di tutte le altre quattro leghe top messe insieme

Il calciomercato è lento ovunque, tranne che nel campionato inglese.
di Redazione Undici 14 Luglio 2022 alle 16:55

Il Nottingham Forest è tornato in Premier League dopo la vittoria dei playoff – era dal 1999 che non disputava il massimo campionato inglese – e, pur essendo neopromosso, ha già speso 70 milioni di euro sul calciomercato. Ed è solo la sesta società della lega per quantità di denaro investita in questa sessione di trasferimenti: prima dei Reds ci City Ground, infatti, ci sono Manchester City (108,75 milioni spesi), Leeds United (105,64 milioni), Arsenal (97 milioni), Tottenham (87,2 milioni) e Liverpool (85,8 milioni). E poi ci sono tutte le altre, per una spesa complessiva che super già il miliardo di euro; per la precisione, siamo a 1054 milioni, e ci sono ancora tre club, vale a dire Everton, Bournemouth e Leicester City, che non hanno ancora concluso e/o ufficializzato alcun affare oneroso in questa finestra.

È una cifra enorme, soprattutto se rapportata alla rilevazione relativa agli altri quattro campionati top in Europa: la Serie A è seconda in questa particolare classifica con una spesa provvisoria di 441 milioni, al terzo posto c’è la Bundesliga con 313 milioni; la top 5 viene completata da Liga e Ligue 1, piuttosto distanziate dalle altre: in Spagna si sono spesi 238 milioni, in Francia 235. Esatto, praticamente un quinto del denaro investito in Inghilterra. Come abbiamo visto in apertura, la differenza la fanno le squadre medio borghesi: se Leeds e Nottingham spendono più di 170 milioni, come e più di società che dovranno disputare le coppe europee, le corrispettive italiane – il Monza vincitore dei playoff e la Salernitana 17esima in classifica – raggiungono una quota totale di 38 milioni.

Negli altri campionati, come si può intuire dai numeri che abbiamo già snocciolato, le cose vanno ancora peggio: in Bundesliga quattro club hanno speso più di 25 milioni per le operazioni in entrata, mentre in Francia sono solo tre; in Spagna ci sono addirittura cinque società – Osasuna, Rayo Vallecano, Athletic Club, Villarreal e Girona – che non hanno ancora annunciato affari onerosi, e se escludiamo Barcellona e Real Madrid la cifra complessiva investita si aggira intorno ai 100 milioni complessivi. Insomma, la Premier è un mondo a parte e l’intero calciomercato globale è in evidente recessione. Certo, siamo ancora a metà di questa sessione, ma l’inizio anticipato dei tornei nazionali – causa Mondiali in Qatar – avrebbe potuto far pensare a un inizio accelerato. E invece niente: solo le squadre inglesi si muovono e muovono soldi, e in questo modo è inevitabile che il gap già esistente sia destinato ad ampliarsi ancora.

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