Lucas Leiva ha riportato il Gremio in Serie A, un’altra volta

L'ex centrocampista della Lazio ci riuscì anche nel 2005, al termine di una gara che è rimasta nella storia del calcio brasiliano.

Da qualche mese, dopo aver lasciato la Lazio, Lucas Leiva è tornato a casa sua. Casa sua è il Gremio, gloriosa squadra di Porto Alegre che però non vive il momento migliore della sua storia: nonostante cinque anni fa sia arrivato il terzo successo in Copa Libertadores, il l’Imortal Tricolor – questo è il nickname del club, in virtù dei suoi tre colori sociali: azzurro, bianco, nero – è retrocesso in Serie B nel 2021. Nell’ultima stagione, quindi, il Gremio ha militato nella seconda divisione nazionale della piramide calcistica brasiliana. Pochi giorni fa è arrivata la redenzione: grazie alla netta vittoria ottenuta in casa del Náutico (0-3), il club di Porto Alegre ha conquistato la promozione matematica in Serie A, affiancandosi al Cruzeiro di Ronaldo – già promosso nelle scorse settimane.

Lucas Leiva ha avuto un ruolo importante in questa rincorsa: ha segnato un gol nella gara decisiva contro il Náutico, il terzo nelle ultime cinque partite giocate; ma soprattutto ha avuto un ruolo centrale, anzi da protagonista: 12 gare da titolare disputate da fine luglio a oggi, praticamente l’allenatore Renato Portaluppi – altra vecchia conoscenza del calcio italiano e romano, visto il suo passaggio non proprio memorabile alla Roma – non ha mai rinunciato a lui fin dal momento del suo arrivo, schierandolo a volte anche da trequartista, non solo nel suo ruolo naturale di centrocampista centrale. Le due vittorie e i due pareggi colti negli ultimi quattro match hanno permesso al Gremio di consolidare il vantaggio sull’Ituano quinto in classifica, la prima delle squadre non promosse, e di certificare la terza promozione della sua storia in massima serie.

Quest’ultimo non è un dato secondario: Lucas Leiva è stato protagonista anche della seconda e quindi penultima promozione del Gremio, nel 2005. Allora, ovviamente, era un giovane diciottenne all’esordio nel calcio professionistico, ma partecipò anche alla gara decisiva per il salto di categoria. Anche allora si giocò in casa del Náutico, e si trattò di un match rimasto nella storia del calcio brasiliano in senso assoluto, visto il suo svolgimento e il suo esito: il Gremio, infatti, vinse per 0-1 giocando addirittura in sette uomini, dopo quattro espulsioni comminate in dieci minuti, tra il minuto 70′ e il minuto 80′. È facile intuire che la gara si disputò in un’atmosfera a dir poco calda: al loro arrivo allo stadio i giocatori del Gremio furono costretti a passare in un corridoio creato in mezzo ai tifosi di casa, poi nel primo tempo venne assegnato un rigore al Náutico, che però non fu trasformato. Nel secondo tempo l’arbitro fischiò un secondo penalty per il Náutico, e a quel punto venne aggredito fisicamente dai giocatori del Gremio: due di questi vennero espulsi, e solo l’intervento della polizia locale permise al direttore di gara di riprendere il match – dopo una sospensione di 25 minuti. Il Náutico fallì il secondo rigore e poi subì addirittura il gol di Anderson, centrocampista 17enne che qualche anno dopo sarebbe diventato una meteora del Manchester United e della Fiorentina. Nonostante giocasse in sette contro dieci uomini del Náutico, il Gremio riuscì a conquistare la promozione. La partita viene ancora oggi ricordata col nickname Batalha dos Aflitos, letteralmente “La Battaglia degli Afflitti”. Su YouTube ci sono diversi video che ricordano quella gara, tra cui segnaliamo anche un film-documentario che dura oltre un’ora. Durante la festa per l’ultima promozione, è probabile che Lucas Leiva abbia ripensato a quei momenti, a quanto tempo è passato, a come il calcio possa chiudere tutti i cerchi dopo tanto tempo, e nel modo più incredibile.