Ted Lasso ha scritto dei messaggi per i calciatori degli Usa che andranno ai Mondiali, e li ha affissi in strada

L'allenatore dell'AFC Richmond ha scelto di sostenere i suoi connazionali con dei manifesti pubblicitari personalizzati.

Tra pochi giorni, gli Stati Uniti torneranno a disputare una partita dei Mondiali a otto anni dall’ultima apparizione nel torneo. La USMNT, allenata da Gregg Berhalter, è una squadra giovanissima e quindi di enorme valore prospettico, ed è stata inserita nel Gruppo B, quello che comprende anche Inghilterra, Galles e Iran. La qualificazione agli ottavi è un’ipotesi percorribile, e dagli States stanno arrivando diversi messaggi di sostegno alla Nazionale in procinto di volare in Qatar. Uno dei più originali e anche significativi è sicuramente quello di Ted Lasso, che ha scritto un piccolo testo personalizzato per ogni calciatore della rosa di Berhalter, e poi l’ha condiviso nel modo più classico possibile: affiggendolo in strada, cioè facendo stampare e poi appendere dei grossi manifesti pubblicitari. Per la precisione, ogni manifesto è stato attaccato in spazi acquistati nella città d’origine dei calciatori: Weston McKennie, quindi, ha potuto leggere le parole destinate a lui nelle strade di Fort Lewis, Washington, Christian Pulisic ha ricevuto il suo messaggio a Hershey, Pennsylvania, e così via.

A questo punto, l’avrete capito, si è trattata di un’operazione commerciale. Anche perché Ted Lasso in realtà non esiste davvero, piuttosto è il personaggio interpretato da Jason Sudeikis in una serie tv che si chiama proprio Ted Lasso, che è arrivata alla terza stagione su Apple TV+ e che racconta la storia di un allenatore di football americano che lascia gli Stati uniti e si trasferisce in Inghilterra per guidare l’AFC Richmond, squadra di seconda divisione della piramide britannica. Inutile aggiungere che Lasso non sa nulla di calcio, ed è questo il cortocircuito comico che ha dato smalto alla serie e l’ha resa una delle più popolari, a tema sportivo e non, degli ultimi anni. Sotto, potete leggere alcuni di questi messaggi in un post pubblicato sull’account Twitter ufficiale della Federcalcio americana, che quindi è stata coinvolta direttamente nella campagna.

Come potete leggere in questi messaggi, tra cui c’è anche quello dedicato al ct Berhalter, il contenuto e lo stile dei messaggi rispecchia la personalità di Lasso e il tono della serie di cui è protagonista, decisamente più comico che motivazionale in purezza. Ed è per questo che non tutti hanno accolto con favore questa operazione commerciale. Espn, tra tutti, ha scritto che «stiamo assistendo a una Lasso-fication del calcio che potrebbe diventare fastidiosa. Sta per iniziare una Coppa del Mondo, un torneo in cui ci sono un’altissima intensità e una grande competitività, e per promuoverlo stiamo parlando di un personaggio che non esiste, che è stato creato per scherzo partendo dallo stereotipo per cui gli americani non sanno niente di calcio, e alla fine è proprio questo personaggio a mandare un messaggio ai giocatori: al di là del fatto che gli Usa desiderino o meno entrare nell’élite del calcio mondiale, quale effetto potrà avere tutto questo sui giocatori della Nazionale e sui tifosi?». Basterà attendere pochi giorni per capirlo: Usa-Galles, match d’esordio per gli americani, si giocherà lunedì 21 novembre.