Un progetto di formazione contro la violenza di genere, promosso dal Bari

Un ciclo di incontri per le ragazze e i ragazzi del settore giovanile del club, per un'operazione di sensibilizzazione sui temi più delicati.
di Redazione Undici

Ogni anno, in prossimità del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – nelle aziende, nelle associazioni, all’interno degli staff dei personaggi pubblici ci si interroga su quale sia il modo più giusto per poter onorare la giornata. Anche il calcio ha un ruolo e una responsabilità importanti in queste tematiche, anche se spesso finiscono ai margini, o non hanno una spinta sufficiente per rimanere rilevante e per cercare di avere, almeno in parte, un impatto significativo. Ecco perché il Bari ha dato vita a un progetto che possa incidere in modo reale e organico sulla percezione e la conoscenza di problematiche che riguardano in maniera preoccupante il nostro quotidiano. È nato così il progetto «Contro la violenza di genere giochiamo per vincere», un percorso di formazione permanente rivolto ai ragazzi e alle ragazze del settore giovanile biancorosso con l’obiettivo di fornire loro tutte le informazioni e gli strumenti necessari a comprendere, riconoscere e combattere il fenomeno della violenza e delle discriminazioni di genere, del bullismo e del cyber bullismo.

Un progetto presentato dal presidente del Bari, Luigi De Laurentiis: «Gli ultimi dati confermano che esiste un’emergenza legata a questi temi e che il lavoro di prevenzione deve iniziare nelle fasce di età più giovani, per poter costruire sempre di più delle culture non violente. Si tratta di una rivoluzione culturale lunga, ma non impossibile che abbiamo il dovere di portare anche nel mondo del calcio. Per questo abbiamo deciso che fosse il giusto tempo per attivare questo progetto di formazione a cui pensavamo da un po’. Sin dall’inizio di questo percorso con il Bari, il settore giovanile e la formazione di giovani atleti e atlete è stato uno dei valori fondanti del club; il nostro compito però non è solo quello di dar loro gli strumenti tecnico-tattici per diventare dei futuri campioni. Abbiamo il dovere di dar loro anche gli strumenti e le informazioni per poter essere uomini e donne di valore, per poter comprendere, riconoscere e combattere il fenomeno della violenza e delle discriminazioni di genere. Ed è quello che faremo in questo ciclo di incontri insieme agli educatori e agli psicologici dei centri antiviolenza e anti discriminazione del Comune di Bari».

 

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Il progetto coinvolgerà tutte le ragazze e i ragazzi delle squadre Primavera, U17 maschile e femminile, U16 maschile, U15 maschile e femminile, i tecnici e i dirigenti del Bari. Gli incontri saranno tenuti dagli educatori e dagli psicologi del Centro Anti Violenza e del Centro Anti Discriminazione del Comune di Bari, grazie alla collaborazione dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico. «Sono convinto», ha proseguito De Laurentiis, «che questo sia un seme prezioso da piantare per crescere sportivi e sportive più consapevoli, con l’auspicio che possa diventare uno stimolo, un progetto pilota a cui possano aderire altre realtà, prima tra tutte la nostra Lega B, da sempre sensibile e pro attiva sui temi sociali. Il nostro obiettivo rimane quello di rafforzare il concetto del valore dello sport inclusivo sotto ogni punto di vista».

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