Rajoy ha recensito Spagna-Germania e sembra un tema delle elementari

L'ex presidente del governo, su El Debate, ha commentato la gara con dei concetti piuttosto banali.

Probabilmente Spagna-Germania 1-1 è stata la partita più bella del Mondiale, almeno finora. È un discorso valido dal punto di vista tecnico, tattico, quindi anche emotivo: le grandi azione individuali e collettive sono state numerose e quindi continue, i due gol sono stati belli e sono stati segnati da due giocatori subentrati dalla panchina, Pedri, Gavi e Musiala hanno mostrato – per l’ennesima volta – di essere dei talenti abbaglianti, già ora e soprattutto in prospettiva. Insomma, era difficile chiedere di più per un match della fase a gironi. Anche le reazioni del resto del mondo calcistico sono state inevitabilmente entusiaste. Anche quella di Mariano Rajoy, ex presidente del Partito Popolare spagnolo ed ex capo del governo di Madrid: approfittando del suo nuovo ruolo di editorialista/opinionista calcistico del quotidiano El Debate, nel suo articolo Rajoy ha definito Spagna-Germania come «una grande partita, come si addice a due grandi squadre che sono state campioni del mondo. Forse la migliore del Mondiale».

Rileggendo il suo – breve – commento, ci rendiamo conto che questo è il pensiero più articolato e profondo formulato dall’ex capo del governo spagnolo: oltre a quello, secondo Rajoy la Spagna «ha fatto alcune cose molto buone, per esempio tenere bene la palla», mentre la Germania «ha combattuto come tutti sapevamo che avrebbe fatto». Oltre a questo, Rajoy ha scritto che «tenere il pallone lontano dalla propria area limita le opportunità degli avversari», che «la Spagna ha pareggiato e potrebbe qualificarsi nel prossimo turno». E infine, il colpo di genio: «Secondo me non importa arrivare primi o secondi nel girone, ma la Spagna deve stare attenta al Brasile se arriverà al secondo posto, ma solo se il Brasile rispetta le previsioni».

Nei commenti in fondo all’articolo, qualche lettore ha fatto notare lo scarso approfondimento – eufemismo –  nel commento di Rajoy. Ovviamente ci sono anche un po’ di critiche al suo vissuto in politica, ma degli utenti definiscono «banali se non parodistici» i suoi pensieri sulla partita; per qualcuno, poi qualcuno, il termine “articulista” riferito a Rajoy per questi suoi pezzi di cronaca/commento sia «un equivoco in cui è inciampato El Debate». Rileggendo il testo, è francamente difficile dare torto a questi commenti, visto che alcuni passaggi sembrano davvero scritti da un bambino delle elementari.