L’eliminazione di Berrettini agli Australian Open è stata davvero crudele

Match point fallito dopo aver recuperato due set, la palla decisiva di Murray che rimbalza sul nastro e poi cade in campo.
di Redazione Undici 18 Gennaio 2023 alle 15:39

Matteo Berrettini ha perso al primo turno degli Australian Open, e questa di per sé è già una notizia. Perché Berrettini era reduce da una semifinale a Melbourne, perché la sconfitta contro Murray gli costerà un posto nella Top 20 della classifica ATP. Più di tutto, però, la cosa più interessante e – inevitabilmente – più sensazionale riguarda il modo con cui è arrivata questa eliminazione: sotto di due set a zero dopo un inizio a dir poco complicato, Berrettini ha ripreso il suo avversario e ha avuto addirittura la possibilità di giocarsi un match point. È successo al decimo game del quinto set, con Murray al servizio e sul punteggio di 30-40: a pochi centimetri dalla rete, Berrettini ha sbagliato un rovescio piuttosto semplice, a campo praticamente aperto.

Insomma, si può dire che Berrettni è stato eliminato in un modo davvero crudele. Dopo quell’errore, infatti, lui e Murray si sono giocati il Super tie-break – un nuovo format introdotto quest’anno per il quinto set a Melbourne, e che prevede un tie-break a dieci e non più a sette punti – ed è stato il tennista britannico a imporsi (10-6). Il punto decisivo di Murray è arrivato dopo che la palla è rimbalzata sul nastro in maniera beffarda, per poi ricadere nel campo di Berrettini. Proprio in relazione a questo punto, al rapporto tra sfortuna e risultati, Berrettini si è espresso in maniera lapidaria, chiara, nelle interviste del postpartita: «L’anno scorso ho vinto 7-6 al quinto. Quest’anno ho perso 7-6 al quinto. È il tennis». Il riferimento di Berrettini va alla – bellissima – sfida giocata nel 2022 contro Alcaraz al terzo turno, un anno fa fu lo spagnolo a recuperare due set e poi a cadere al quinto, ma solo dopo il tie-break. In merito all’errore decisivo sul match point, Berrettini ha detto che «ho avuto un match point, ho sbagliato il colpo: questo è il riassunto della partita».

Il match point fallito da Berrettini

Chi ha visto l’intera sfida, avrà notato l’inizio contratto di Berrettini, la sua difficoltà a tenere un ritmo continuo nei primi due set. Tutto vero, ed è stato lo stesso tennista italiano a confessarlo, dando però grandi meriti anche al suo avversario: «Non credo di aver giocato molto bene oggi. Non mi sono allenato molto nell’ultima fase pre-stagione. Stavo ancora affrontando alcuni infortuni. Quando sono arrivato qui, mi sono detto: “Vediamo se sono pronto per cinque set”. Lo sono stato, e questo mi rende felice. Ma devo dire che avrei potuto giocare molto meglio. Certo, c’è stata anche una grande partita di Murray: Andy ha giocato meglio, si è mosso meglio, sta tornando uno dei migliori nel circuito. Sapevo che sarebbe stato un primo turno difficile: lui ama giocare questo tipo di partite. È un grande campione». Difficile non definire diversamente un giocatore che, al netto dei tanti stop avuti per infortunio, ha perso una sola delle 129 partite in cui si è trovato avanti di due set: era il 2005, era Wimbledon e il suo avversario era David Nalbandian.

Nel postpartita, Berrettini ha anche raccontato quello che è successo poco prima dell’inizio della sfida con Murray: «Due minuti prima della partita, mi hanno avvertito che avremmo giocato indoor, non all’esterno. Me l’hanno detto quando ero pronto a scendere in campo e mi ero riscaldato all’aperto: è stato diverso giocare al chiuso, all’esterno la temperatura era piuttosto alta e la palla volava. È stata una grossa modifica, e ovviamente vale anche per Andy. Devo dire che lui l’ha gestita meglio. Quando il tetto è chiuso, le condizioni sono più lente. Ma questo è quello che facciamo: dobbiamo giocare e adattarci a condizioni diverse. Lui l’ha fatto meglio di me, e alla fine ha vinto. La cosa buona è che ho ripreso e quasi ribaltato la partita con poco tennis, alla fine è stata una bella sfida». La ricorderà, la ricorderemo anche noi in questo modo: è stato feroce vederlo perdere così, ma in fondo per una sconfitta che sembra crudele bisogna assistere a una grande partita, necessariamente.

>

Leggi anche

Tennis
La sconfitta contro Norrie ha fatto tornare Alcaraz alla sua versione intermittente, e così Sinner può riprendersi il primo posto nel Ranking
La sconfitta dello spagnolo potrebbe riportare Jannik in testa al Ranking. E apre anche un nuovo fronte in vista delle ATP Finals di Torino.
di Redazione Undici
Tennis
Jannik Sinner ha criticato i tornei del Grande Slam per i montepremi e lo scarso welfare, scrive il Guardian
Il tennista numero due al mondo ha chiesto di aumentare i premi di partecipazione e la solidarietà nei confronti dei giocatori.
di Redazione Undici
Tennis
La vittoria di Sinner a Vienna è la miglior notizia possibile, per lui, in vista delle ATP Finals
La finale contro Zverev è stata durissima, anche per merito del tedesco. Ma Jannik ha saputo tirare fuori tutta la sua enorme forza, psicologica prima ancora che tecnica.
di Redazione Undici
Tennis
La scelta di Sinner di rinunciare alla Coppa Davis non è solo legittima, è anche comprensibile
Il tennista numero due al mondo ha vissuto una stagione complicata, vuole prepararsi al meglio al 2026 e ha deciso di saltare l'evento più "sacrificabile".
di Alfonso Fasano