Un gol con un tiro a 170 km/h, durante PSV-ADO Den Haag

Botta dal limite dell'area di Sangaré, la palla non si vede partire, né arrivare.

Il PSV sta vivendo una stagione un po’ altalenante: l’arrivo di Ruud van Nisterlooy in panchina ha acceso la fantasia dei tifosi e infatti l’avvio è stato scintillante, dal punto di vista dei risultati ma anche perché  il nuovo allenatore aveva trovato il modo di valorizzare i tantissimi talenti in rosa – Gakpo e Xavi Simons su tutti. Poi, però, è arrivato il mercato invernale: le offerte di Liverpool e Chelsea sono risultate irrinunciabili per Gakpo e Madueke, e così la squadra di Eindhoven ha dovuto ricominciare praticamente daccapo. Oggi è quarta in classifica e ha sei punti di ritardo dal Feyenoord capolista, in Europa League è stata eliminata (con onore: 0-3 in trasferta e 2-0 in casa, al termine di una gara dominata) dal Siviglia e ha raggiunto la semifinale di Coppa d’Olanda. Proprio in Coppa, cioè nella gara dei quarti contro l’ADO Den Haag, il PSV ha messo a segno un gol incredibile, grazie a Ibrahim Sangaré, 25enne centrocampista della Costa d’Avorio.

Non si tratta della “solita” giocata tecnica o di un’azione con molti passaggi o di un tiro da posizione siderale: Sangaré, infatti, ha cercato la conclusione a pochi centimetri dalla lunetta dell’area di rigore, al termine di una manovra ben eseguita ma non così spettacolare. Ciò che rende bellissima la rete del PSV è la potenza del tiro scagliato da Sangaré: secondo la stima pubblicata dallo stesso club olandese, la velocità massima raggiunta dalla palla è stata di 170 km/h. Sì, esatto, avete letto bene: la botta di Sangaré andava più forte delle macchine lanciate in autostrada al massimo della velocità (in Italia il limite è di 130 km/h). Basta vedere il video per capire che sì, si tratta di un tiro veramente potentissimo. Al punto che la palla quasi non si vede partire, né arrivare: bisogna aspettare il ralenti per capire dove finisce.

Una vera bomba

La reazione di Ruud van Nistelrooy – uno che di gol belli se ne intende – dice tutto quello che c’è da dire: il tecnico del PSV ha la faccia sconvolta, si mette le mani in testa, guarda attonito prima il campo e poi i componenti della sua panchina. Perché anche il punto in cui la palla entra in porta è da mani nei capelli: esattamente all’incrocio dei pali. Cioè, il portiere dell’ADO Den Haag non l’ha vista partire e non l’ha vista arrivare, come avrebbe potuto, ma in ogni caso non sarebbe mai riuscito a deviare il tiro, vista la precisione con cui è stato scagliato. Alla fine il PSV ha vinto per 3-0, ma ciò che resterà impresso di questo quarto di finale è il gol di Sangaré, non c’è alcun dubbio.