L’irresistibile rimonta dell’Atlético Madrid

I Colchoneros hanno recuperato 11 punti al Real Madrid e ora sono al secondo posto in classifica.

Era il 9 novembre 2022 e all’Iberostar Estadi di Palma de Mallorca l’Atlético Madrid perdeva per 1-0 contro il Real padrone di casa. Il risultato aveva sancito l’uscita definitiva dei Colchoneros dalla lotta per il vertice della Liga, visto che il Real Madrid era lontano ben 11 punti. Otto giorni prima, inoltre, la sconfitta allo stadio Do Dragão di Porto aveva ufficializzato una clamorosa quanto meritata eliminazione dalla Champions: quarto posto in un girone composto anche da Bruges e Bayer Leverkusen, senza neanche la consolazione di ritrovarsi in Europa League. Sembrava la fine del ciclo di Simeone all’Atlético, ma in realtà non era così. Oggi, infatti, la situazione è profondamente cambiata: grazie all’ultima vittoria per 5-1 contro il Cadice, l’Atleti ha sorpassato il Real e ora si trova al secondo posto in Liga. Dalla ripresa del campionato dopo il Mondiale in Qatar, dunque, la squadra di Simeone ha letteralmente invertito il senso della sua stagione. Lo dicono i numeri: dal 29 dicembre 2022, data della prima partita post mondiale contro l’Elche, l’Atletico Madrid ha raccolto 35 punti in 19 partite, facendo meglio di tutti in Liga, anche del Barcellona campione in pectore (32 punti conquistati); il Real Madrid, il Girona e il Villarreal sono staccatissimi a quota 23.

I meriti per la rimonta dell’Atlético vanno sicuramente a Simeone, capace di cambiare per l’ennesima volta il modo di stare in campo della propria squadra dopo una prima parte di stagione deludente, senza però rinunciare alla sua essenza, alla sua filosofia storica. L’allenatore argentino, infatti, ha deciso di alzare un po’ il baricentro dell’Atlético, schierandolo in campo con un 3-5-2 liquido, in alcuni casi convertibile in un 4-4-2 decisamente più offensivo, in modo da avere più spinta sulle fasce. Questa mossa ha permesso ai Colchoneros di segnare più gol e avere un numero di soluzioni offensive maggiori per sbloccare le partite contro avversari più chiusi. Anche qui le statistiche sono eloquenti: prima del Mondiale, infatti, l’Atleti aveva segnato solo in due occasioni più di due gol durante una partita, mentre nel 2023 sono già sei le volte in cui l’ha fatto. Inoltre nelle ultime due partite di Liga, contro Real Valladolid e Cadice, l’Atlético Madrid ha messo a segno dieci gol, cinque per gara: un evento che non si verificava dalla stagione 1947/48. Come detto, però, questa mutazione non ha portato a un contemporaneo calo di rendimento difensivo: nelle 19 gare di campionato giocate dopo il Mondiale, la squadra di Simeone ha subito soltanto 12 gol, di cui due ininfluenti dal Valladolid (battuto 2-5 a domicilio). E solo il Barça, anche se per due volte, è riuscito a battere i Colchoneros.

Questa nuova veste tattica cucita da Simeone ha inevitabilmente giovato agli attaccanti dell’Atletico, due su tutti: Antoine Griezmann e Álvaro Morata. Il francese ha segnato otto dei suoi 13 gol stagionali dopo il Mondiale in Qatar, aumentando anche il numero di assist rispetto alla prima parte di stagione: dalla ripresa del campionato Griezmann ha servito nove passaggi decisivi per i compagni, contro i quattro che aveva prodotto da agosto a novembre. Sul suo cambio di passo deve aver inciso anche la fine della disputa legale tra Barcellona e Atlético, la cancellazione di quell’ingorgo ingarbugliato di clausole che costringeva Simeone a non schierarlo da titolare così da non far scattare un controverso obbligo di riscatto siglato col club catalano ai tempi del suo ritorno a Madrid. Come detto anche Álvaro Morata ha migliorato notevolmente il suo rendimento sotto porta dopo il Mondiale in Qatar: l’attaccante spagnolo ha realizzato nove reti dalla ripresa della Liga, rispetto ai soli quattro messi a segno nella prima parte di stagione.

Certo, va anche detto che la rimonta dell’Atlético Madrid è coincisa con un’evidente crisi del Real Madrid: la squadra di Ancelotti ha rallentato notevolmente il suo andamento in campionato, lasciando per strada diversi punti negli ultimi mesi. Dalla ripresa post Mondiale, infatti, i Blancos hanno collezionato ben cinque gare perse su 19 disputate. Alcune di queste sconfitte sono arrivate anche contro squadre di media e bassa classifica, per esempio il Maiorca e il Girona. Non c’è dubbio, però, che Simeone abbia dimostrato ancora una volta di saper stimolare al meglio i propri giocatori, anche quando il suo ciclo a Madrid sembrava davvero finito. In Spagna, infatti, in pochi credevano in una rimonta del genere e le critiche rivolte all’allenatore argentino e al suo Cholismo non erano state poche. Ora è tutto dimenticato, di nuovo.