Nell’albo d’oro dell’Europa League ci sono il Siviglia, Jesús Navas e poi il resto del mondo

Quattro vittorie nel torneo, più di tutte le altre squadre che non sono il Siviglia.
di Redazione Undici 01 Giugno 2023 alle 18:01

Jesús Navas è uno dei giocatori simbolo non solo del Siviglia, ma del calcio spagnolo ed europeo del XXI secolo. Ha vinto quasi tutto, e basterebbe questo: il Mondiale 2010 e gli Europei 2012, la Premier League con il Manchester City, l’unico grande trofeo che gli manca è la Champions League. Anche perché ci sono i trofei conquistati col Siviglia, la sua squadra del cuore, il club in cui è cresciuto: due Coppe del Re, due Supercoppe Spagnole, una Supercoppa Europea e quattro Europa League – l’ultima l’ha alzata al cielo poche ore fa, a Budapest, dopo la vittoria ai rigori contro la Roma di José Mourinho. Questi quattro successi in Europa League lo rendono il giocatore più titolato di sempre nel torneo – insieme a José Reyes e Kevin Gameiro – e lo collocano al secondo posto nell’albo d’oro anche delle squadre: il Siviglia è infatti arrivato a quota sette, poi c’è Jesús Navas a quattro e poi ci sono Inter, Juventus, Liverpool e Atlético Madrid, tutte squadre che hanno vinto il trofeo per tre volte.

Il primo successo europeo con il Siviglia di Jesus Návas risale alla stagione 2005/2006, quando la squadra andalusa sconfisse per 4-0 a Eindhoven il Middlesbrough con le reti di Kanouté, Luis Fabiano e una doppietta di Enzo Maresca. Navas solo aveva vent’anni eppure era titolare inamovibile: giocò 12 partite e rimase in campo 90 minuti anche nella finale. Anche l’anno dopo Navas fu decisivo per la conquista della Coppa Uefa, allora si chiamava ancora così: otto partite disputate e un assist decisivo nella finale vinta contro l’Espanyol (2-2 ai tempi supplementari e poi 5-3 ai rigori per Siviglia).

Dopo la doppietta in Coppa Uefa, Jesús Navas è rimasto al Siviglia – senza vincere niente – fino all’estate 2013, quando accettò l’offerta del Manchester City. La sua avventura inglese è durata quattro anni, poi il rientro a casa e la trasformazione tattica: da esterno alto a terzino, per vivere una nuova giovinezza. E per riprendere a vincere, ovviamente in Europa League, anche da capitano: il terzo sigillo è arrivato nel 2020, a Colonia, dopo la vittoria in finale contro l’Inter di Antonio Conte; tre anni dopo, cioè oggi, ecco un’altra vittoria contro un’altra squadra italiana e un altro trionfo in Europa League.

>

Leggi anche

Calcio
Erling Haaland ha detto di essere innamorato del VAR
La stella del Manchester City pochi giorni fa ha interrotto una striscia da record
di Redazione Undici
Calcio
Xabi Alonso meriterebbe più tempo al Real Madrid, tempo che probabilmente non avrà
La rivoluzione del tecnico basco non sta andando veloce come imporrebbe il prestigio del Madrid. E allora la sconfitta contro il Manchester City ha già fatto scattare l'allarme-esonero.
di Redazione Undici
Calcio
Gareth Bale ha detto di essere stato vittima delle fake news sul golf, perché «non è vero che a Madrid ci giocavo così tanto»
L'equivoco di un'esultanza maldestra, la rabbia della stampa spagnola che lo accusò di snobbare il madridismo per un hobby. Che a quanto pare, per il gallese non era nemmeno un granché.
di Redazione Undici
Calcio
Paul Pogba è tornato a essere un calciatore, ma nel frattempo ha investito in una squadra saudita di corse di cammelli
Dopo il recente ritorno, l'ex centrocampista della Juve e della Francia sta già costruendo il suo futuro lontano dal campo: vuole diventare l’ambasciatore che farà conoscere le corse tra cammelli al mondo intero.
di Redazione Undici