Questo punto in tuffo di Rublev è una delle cose più belle che vedrai oggi

Un recupero incredibile dopo un formidabile rovescio in lungolinea di Bublik.

Il tennis è uno sport che molti considerano lento e noioso e ripetitivo. Certo, va detto che alcune partite fanno fatica a risultare divertenti, sono spezzettate e a basso ritmo. Ma la realtà è che – soprattutto ad altissimi livelli –  stiamo parlando di un gioco che può essere ad altissimo coefficiente spettacolare. Ed è un discorso valido per chi ama vedere degli exploit fisici, così come per chi apprezza soprattutto giocate e intuizioni più tecniche, più eleganti – l’eterno duello tra i fan di Nadal e quelli di Federer si è disputato proprio su queste frequenze. E poi ci sono dei punti e dei colpi che mettono d’accordo tutti. Come quello di Andrej Rublev durante la sfida contro Aleksandr Bublik a Wimbledon, valida per gli ottavi di finale: un incredibile dritto in tuffo dopo un recupero praticamente impossibile.

Detto così sembra un colpo convenzionale, anche piuttosto semplice. Non è così. Basta guardare il video per rendersene conto: il punto inizia con una battuta non proprio eccezionale di Rublev, la palla è centrale e rimbalza comoda per la risposta di rovescio del suo avversario; Rublev contiene i danni e torna a governare lo scambio con un fortissimo dritto a uscire, da sinistra verso sinistra, ma Bublik ci arriva in allungo. A quel punto Rublev potrebbe chiudere lo scambio in maniera semplice e in effetti lo fa, o almeno ci prova, colpendo ancora di dritto verso l’altro lato del campo; Bublik però è velocissimo ad attraversare tutto il lato corto e a raggiungere anche questa palla. Solo che non può fare altro che mandarla dall’altro lato, mentre il pubblico comincia a rumoreggiare e a sottolineare la bellezza dello scambio. E non ha ancora visto niente.

Rublev in realtà gioca piuttosto male il colpo successivo, si è aperto benissimo il campo ma il suo dritto a uscire è lento, poco profondo, insomma facilmente contenibile. Bublik non solo ci arriva, ma riesce anche a rispondere con un me-ra-vi-glio-so – scusate la divisione in sillabe, ma era necessaria – rovescio lungolinea che pizzica l’angolo, l’urlo del tennista kazako si perde in mezzo agli “oooooh” del pubblico, è un colpo davvero formidabile e sembra già un’esultanza, visto che Rublev non può pensare di arrivarci, visto che il corpo umano ha dei limiti. E invece no, stavolta no: Rublev si lancia alla disperata verso la palla, non può fare altro che tuffarsi nel verde un po’ opacizzato dal sole, riesce a rimandare la pallina al di là della rete. Bublik è fermo, potrebbe/dovrebbe andare a prenderla di nuovo, ma è fuori inquadratura, ha già fatto più del massimo. Tutti i tifosi esplodono. Letteralmente:

WOW

Da segnalare, purtroppo per lui, c’è la reazione di Bublik: il tennista kazako è a sconvolto da quello che ha visto, prima resta immobile con la bocca spalancata, poi si mette una mano in testa e rimane ancora lì, a contemplare il mondo con l’espressione di chi ha subito una beffa atroce. Umanamente è comprensibile: provate a reagire voi a una situazione del genere, a un recupero così assurdo subito dopo un colpo magistrale, apparentemente imprendibile. Era anche un punto importante: si stava giocando il quinto set, Rublev stava servendo per il match e così si è guadagnato un match point. Che ha subito sfruttato, entrando nei quarti di Wimbledon per la prima volta in carriera. Subito dopo il match, il tennista russo ha detto che il punto in tuffo è stato «il più fortunato di sempre». Forse è vero, forse no, ma questo non vuol dire che sia brutto. Anzi, è davvero uno spettacolo.