La Fifa ha bloccato il mercato dell’Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo

Non c'entrano gli investimenti di quest'anno, piuttosto un vecchio debito col Leicester.

I club della Saudi Pro League sono i grandi protagonisti di questa estate di calciomercato. Anzi, diciamola meglio: in realtà il vero protagonista è il fondo statale PIF (Public Investiment Fund), che dopo aver acquisito il Newcastle ha assunto la proprietà delle quattro più grandi squadre saudite – Al-ittihad, Al-Ahli, Al-Nassr e Al-Hilal – sta facendo la spesa di talento nei grandi campionati europei. In totale, secondo le ultime stime, gli investimenti nel calcio hanno superato quota due miliardi di euro negli ultimi dodici mesi;  solo in questa finestra estiva, poi, più di 150 milioni sono stati spesi per rilevare i cartellini di Koulibaly, Mendy, Brozovic e Rùben Neves, in attesa dell’ufficialità di Milinkovic-Savic. E non è ancora possibile contare davvero le centinaia e centinaia di milioni promesse a questi calciatori e a quelli che sono arrivati in Arabia a costo zero, vale a dire Cristiano Ronaldo, Benzema, Kanté e tanti altri.

Tra le squadre più attive c’è stata e c’è l’Al-Nassr, che a sei mesi dall’arrivo di Cristiano Ronaldo ha preso Brozovic – garantendogli un ingaggio tra i 26 e i 27 milioni di euro. La Fifa, però, ha deciso che proprio l’Al-Nassr dovesse essere sanzionato e quindi bloccato sul mercato in entrata. Non c’entrano gli investimenti giganti degli ultimi mesi, piuttosto un fatto avvenuto nel 2018, quando il club saudita acquistò Ahmed Musa dal Leicester City: il costo totale del cartellino fu di 16,50 milioni di euro, ma l’Al-Nassr non ha ancora fatto recapitare al club inglese 460mila euro, legati ad alcuni bonus presenti nel contratto del giocatore nigeriano. Per questo motivo, in attesa che il pagamento venga effettuato, l’Al-Nassr non potrà più acquistare giocatori. Una volta che i soldi mancanti arriveranno nelle casse del Leicester, il mercato in entrata del club saudita sarà di nuovo operativo.

La decisione della Fifa, in realtà, non nasce ora: è la conseguenza di un procedimento iniziato da tempo. Nel 2021 il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) aveva dato ragione al Leicester sulla questione e aveva dato un ultimatum all’Al-Nassr: il pagamento mancante doveva arrivare entro i termini concordati nel contratto di Musa, pena il blocco del mercato. Dalla dirigenza dell’Al-Nassr hanno fatto sapere, però, che tutto sarà risolto nel più breve tempo possibile e che il pagamento al Leicester sarà effettuato in queste settimane. Il fondo PIF, proprietario del club di Ryad, ha sottolineato anche come la questione sia legata alla vecchia proprietà del club, e che si impegnerà in futuro per far sì che episodi del genere non accadano più. Insomma, uno dei quattro club che sta razziando il mercato tornerà di nuovo a poter acquistare liberamente.