Pronti a farvi travolgere da Samu Chukwueze?

Il Milan ha acquistato un (altro) talento elettrizzante per il suo attacco.

In diverse compilation YouTube che mettono insieme i suoi gol e le sue giocate, Samuel Chukwueze viene definito The Nigerian Robben. La passione dei creator del web per i paragoni e i soprannomi altisonanti la conosciamo, e in origine, per altro, lo stesso Chukwueze aveva detto di ispirarsi all’ex esterno offensivo del Bayern Monaco. Se recuperiamo alcuni highlights, però, questa associazione non sembra poi così irriverente. Prendiamo, giusto per fare un esempio, la doppietta segnata in casa del Real Madrid lo scorso 8 aprile: basta riguardare quei due gol per rendersi conto che l’accostamento tra il nuovo acquisto del Milan e il leggendario esterno olandese ha una sua logica – fatte le dovute proporzioni, ovviamente. La velocità con cui si sposta la palla con due tocchi di sinistro (primo gol) e il modo in cui si accentra e calcia a giro sul palo lontano (secondo gol) sono due momenti molto Robben, in effetti. E già questo basterebbe a giustificare l’attesa che si sta creando nei tifosi del Milan per l’acquisto di Chukwueze.

Poi ci sono anche le dinamiche di squadra: dopo un inizio di estate disorientante per non dire traumatico, segnato dagli addii ravvicinati di Ibrahimovic, Maldini, Massara e Tonali, la dirigenza del Milan sta pian piano riconquistando la fiducia della sua gente. Lo sta facendo grazie a una serie di acquisti intriganti, potenzialmente perfetti per aggiungere soluzioni e talento alla rosa e al sistema di Stefano Pioli. Insomma non è un caso che, dopo un mese le contestazioni e gli acquisti di Loftus-Cheek, Pulisic, Rejinders, Okafor e Chukwueze, i milanisti sui social abbiano decisamente cambiato il tenore dei propri commenti, ora il #CardinaleOut sta virando verso un fiducioso #LetCardinaleCook. Cos’aveva in mente di cucinare, quindi, la squadra mercato rossonera quando ha scelto di investire 28 milioni di euro (20 + otto di bonus) per prendere Samuel Chukwueze dal Villarreal?

Quanti giocatori avversari sono stati così devastanti, e decisivi, al Bernabéu?

Chukwueze è un calciatore ancora giovane (è nato nel maggio del 1999, due settimane prima di Rafa Leão) ma che ha già una vasta esperienza internazionale. Ha giocato oltre 200 partite con il Villarreal, 20 delle quali in Europa League, competizione vinta da protagonista nel 2021 con il Submarino Amarillo, e nove in Champions League. Proprio in Champions, poco più di un anno fa, ha portato la sua squadra in semifinale segnando il gol decisivo in casa del Bayern Monaco nel return match dei quarti. Chukwueze si è unito al Villarreal dal 2017, due anni dopo aver vinto i Mondiali Under 17 con la Nigeria assieme a Vicotir Osimhen. Nell’ultima stagione ha totalizzato 50 presenze in tutte le competizioni, giocando da ala destra in un 4-2-3-1 e/o in un 4-3-3. Per la prima volta è andato in doppia cifra sia nei gol segnati (13) che negli assist serviti (11). Al di là di questi numeri, comunque significativi, si tratta di un attaccante esterno che gioca a piede invertito, quindi col sinistro partendo da destra, molto veloce e abile soprattutto nel saltare l’uomo (è quinto nella Liga 2022-2023 per dribbling riusciti, 2,3 a partita secondo Whoscored). Può ricevere con i piedi sulla linea laterale e scatenare il suo dribbling e le sue accelerazioni, oppure tagliare verso il centro, con e senza palla.

Il Milan l’ha preso per aggiungere fantasia e peso offensivo sulla destra, permettendo ai rossoneri di non essere troppo squilibrati a sinistra quando attaccano. Si può dire che l’obiettivo dei rossoneri era mettere un altro Leão anche sul lato opposto, pur con caratteristiche un po’ diverse rispetto a quelle del portoghese, un giocatore dovrebbe rendere più imprevedibile la manovra della squadra di Pioli. In pratica Chukwueze viene a Milano preso per risolvere il problema accusato dairossoneri nel finale della scorsa stagione, quando la manovra si era un po’ incartata, finiva per rifugiarsi troppo spesso nei lanci per Giroud o negli esasperati isolamenti in fascia di Rafa Leão.

Bastano pochi minuti, a Chukwueze, per cambiare completamente partita. Anche se è un quarto di Champions League

In generale, tutti i nuovi acquisti del Milan mirano a esaltare concetti di gioco cari a Pioli, vale a dire la ricerca dell’uno contro uno e della verticalità, la volontà di arrivare nell’area avversaria il più rapidamente possibile. L’intenzione di coinvolgere di più l’allenatore nella costruzione della squadra, annunciata dalla società nei giorni del licenziamento di Maldini e Massara,  si sta quindi riflettendo in maniera percettibile nel lavoro sulla campagna acquisti. Il Milan, insomma, sta mettendo a disposizione di Pioli dei calciatori affini alle sue idee, e ora toccherà proprio all’allenatore trovare il modo per associarli (averli quasi tutti a inizio ritiro è sicuramente un vantaggio) e per tirar fuori il meglio del loro talento.

Non sarà un processo semplice: Chukwueze, Okafor e Pulisic sono tutti calciatori dal potenziale in parte ancora inespresso, ma forse è anche per questo che sono acquisti entusiasmanti. A Chukwueze, in particolare, è mancata finora la continuità, perché se in certe partite risulta davvero immarcabile (soprattutto contro le grandi squadre), in altre si prende ancora troppe pause, al punto che sembra quasi non avere gli stimoli giusti. A livello tattico forse toglierà un po’ di equilibrio rispetto a Messias e Saelemaekers, i suoi predecessori sulla fascia destra, giocatori preziosi anche in fase difensiva. Ma va pure detto che, come si vede dalla heatmap di Sofascore, l’ex Villarreal si muove su tutta la fascia e, soprattutto con Emery, è cresciuto molto anche in fase di non possesso. 

I numeri realizzativi di Chukwueze in realtà non sono ancora eccezionali, ma risultano in costante crescita: ha segnato 13 gol totali quest’anno, come detto, poi sette nel 2021-2022, cinque nel 2020-2021 e 4 nell’annata precedente. Se continuerà a migliorare nelle scelte sotto porta, potrebbe garantire un ulteriore upgrade per il Milan, soprattutto se pensiamo che Messias ha segnato sei gol complessive in entrambe le sue stagioni in rossonero, e che e Saelemakers non è mai andato oltre le quattro reti stagionali.

L’album dei ricordi dell’ultima stagione al Villarreal: tutti i gol in Liga

Il Milan sta allestendo finalmente una squadra più lunga, ina rosa in cui chi non parte dal primo minuto è all’altezza di chi fa parte dell’undici titolare, o comunque può aggiungere qualcosa di diverso a partita in corso. Se pensiamo al fatto che la squadra di Pioli abbia evidentemente pagato il grande percorso in Champions League con un campionato molto discontinuo, si tratta di una scelta più che logica. D’altronde ormai i top team vivono e devono lavorare nel calcio dei cinque cambi e delle tre partite a settimana, quindi esistono i titolari dei 60 minuti e i titolari dei 30 minuti. Chukwueze probabilmente sarà più spesso nel gruppo dei primi, perché ha tutte le doti per diventare uno dei migliori esterni offensivi della Serie A, ma anche alzandosi dalla panchina potrebbe rivelarsi importante per scombinare le carte e aiutare il Milan a vincere le partite.