Fayza Lamari, la madre-agente di Mbappé, sta diventando la donna più potente del calcio mondiale

Con i suoi metodi e le sue idee ha già cambiato il mercato. E ora il prossimo passo è l'apertura della sua agenzia.

L’ultimo ritratto di Fayza Lamari, la madre di Kylian Mbappé, è uscito qualche giorno fa sul Times, non proprio un giornalino scolastico. E vi garantiamo che molte altre testate di prestigio internazionale hanno parlato di lei, di quello che sta facendo, di quello che rappresenta e potrà rappresentare nel mondo del calcio. Per dirla breve: Lamari sta diventando famosa in quanto parente stretta, prima consigliera e anche procuratrice di suo figlio, il calciatore più importante della sua generazione, ma anche perché pare che stia espandendo questa sua attività  – e i metodi che usa per portarla avanti – al di fuori della sua famiglia, coinvolgendo altri giocatori nel progetto.

Il nome di Fayza Lamari è tornato alla ribalta negli ultimi giorni. Era inevitabile, a pensarci bene: l’ultima decisione di Mbappé sulla sua situazione contrattuale – quella per cui non eserciterà la clausola di rinnovo con il Paris Saint-Germain, e quindi deciderà il suo futuro alla scadenza del contratto, il 30 giugno 2024 – ha scosso il PSG e tutto il calciomercato mondiale. In questo momento, infatti, Mbappé è formalmente escluso dalle attività della prima squadra del Paris. Ed è sul mercato, cioè il club che detiene il suo cartellino aspetta un’offerta giusta per cederlo. Non c’è alternative, per la società parigina: Mbappé ha in mente di negoziare il suo nuovo contratto – tutti dicono con il Real Madrid, ma il punto non è questo – da free agent, da svincolato, così da poter giocare al rialzo sull’ingaggio e incassare un ricchissimo bonus alla firma dell’accordo. Ed è qui che entra in scena sua madre: è lei, infatti, che tratta con le società per concordare la quota dello stipendio, fissare le clausole e regolare tutti gli accordi commerciali – in alcuni aspetti è affiancata da un’avvocata, Delphine Verheyden. In pratica, quindi, è lei – insieme a un’altra donna – che ha concluso il rinnovo firmato un anno fa. Ed è sempre lei che ha determinato e vuole continuare a determinare una nuova condizione, quella per cui sono i giocatori – e i loro entourage – ad avere il potere di mettersi e vendersi sul mercato. Un po’ come avviene in NBA.

Insomma, una donna-madre-agente si è messa in testa di cambiare il calciomercato – e quindi il calcio, inevitabilmente – per come lo conosciamo da cinquant’anni. Forse anche di più. E lo ha fatto senza una reale formazione in questo campo. Come racconta questo articolo di The Athletic, infatti, Fayza Lamari inizialmente seguiva solo la parte commerciale della carriera di Mbappé. Era suo padre, Wilfried, a consigliarlo dal punto di vista puramente calcistico. Dopo la separazione tra i due, Lamari ha preso il sopravvento. E ha firmato il suo capolavoro un anno fa: come detto, il rinnovo strappato al PSG ha permesso a suo figlio di alzare il suo stipendio fino a 40 milioni di euro a stagione. E, soprattutto, di ritrovarsi in questa situazione nuova, per cui sarà lui e soltanto lui a decidere del suo futuro. A meno che, come detto, non arrivi un’offerta che permetta al PSG a cederlo, quindi di incassare qualcosa per il suo cartellino. Solo che questa eventuale proposta dovrà essere accettata anche da Kylian Mbappé.

Difficile pensare che possa andare in questo modo, anche perché Lamari viene descritta come una procuratrice inflessibile, difficilissima da ammorbidire nel corso delle negoziazioni. Forse c’entra il fatto che anche lei ha avuto un’importante carriera sportiva: è stata giocatrice di pallamano nel Bondy, il club che rappresenta la sua cittadina natale – che poi è anche quella di Mbappé. Di certo è una persona che sa tenere una posizione nel corso di una trattativa, anche se di fronte ha i dirigenti del Real Madrid. Lo ha raccontato una fonte anonima a The Athletic: «È implacabile, sa dire no e non cambia idea, non arretra di un centimetro». Nello stesso articolo, c’è un’altra dichiarazione significativa: «Lamari ha imparato, col tempo, che un calciatore ha un reale potere contrattuale solo quando è nel suo ultimo anno di contratto. È l’unico scenario in cui un atleta può guadagnare tanti soldi semplicemente per firmare con un club, e può anche chiedere qualcosa di più a livello di ingaggio». Insomma, è abbastanza chiaro chi c’è dietro le ultime scelte di Mbappé.

Come detto, in realtà Lamari non ha avuto una reale formazione come agente. Ma è stata scaltra, soprattutto nel momento in cui ha dovuto scegliere i collaboratori giusti per continuare a gestire suo figlio. È stata lei stessa a raccontare come sono andate le cose: «Le prime persone che ho incontrato erano cinque avvocati specializzati in diritto calcistico.», ha detto in un’intervista al quotidiano svizzero Tribune de Geneve. «Mi sono presentata senza dire che ero la madre di Kylian, in modo che potessero esprimersi in modo più spontaneo e diretto. Mi hanno subito parlato di soldi e commissioni in base ai contratti che avremmo stipulato: una cosa che mi ha infastidita. Verheyden, invece, non aveva alcun interesse per il calcio e le sue dinamiche. La sua tariffa era oraria, come quella di un normale avvocato. E io credevo fosse fondamentale avere accanto a noi una persona del genere, non attratta dai soldi facili di questo ambiente. Poi era anche una donna: una sorta di affronto al mondo maschile e maschilista del calcio».

È chiaro che il potere di Fayza Lamari sia una condizione unica, cioè irripetibile: in questo momento, infatti, possiede un prodotto che non ha eguali sul mercato. E quindi può tirare la corda quanto vuole: sa già che in ogni caso riuscirà a cadere in piedi. Questo, però, non le sta impedendo di espandere i suoi orizzonti. Di volersi mettere alla prova fuori dalla sua cerchia di affetti. Come detto, infatti, pare proprio che la prossima mossa in programma sia la creazione un’agenzia che segua la carriera di altri calciatori oltre a Kylian Mbappé e suo fratello Ethan, centrocampista 16enne che sta crescendo nel vivaio del PSG. Il primo nome, praticamente già ufficiale, è quello di Rayan Cherki, ventenne abbagliante talento del Lione. Dalla Francia e dalla Spagna, poi, sono arrivate altre notizie piuttosto significative, in questo senso: il procuratore di Achraf Hakimi ha attaccato duramente Lamari, denunciando la sua volontà di curare anche gli interessi del suo assistito. Di “rubarglielo”, praticamente.

Insomma, la strada è chiaramente tracciata. La madre di Mbappé sta diventando una delle donne più potenti del calcio mondiale, e non solo perché è la madre di Mbappé. Anzi, il punto è proprio questo: ora dovremo capire se Fayza Lamari riuscirà ad avere gli stessi risultati e a tenere gli stessi atteggiamenti anche quando si tratterà di gestire giocatori che, molto semplicemente, non sono figli suoi. Ma il metodo funziona, eccome se funziona. E quindi le premesse perché stia nascendo una nuova super-agente ci sono davvero tutte.