Il Galatasaray ha tutto quel che serve per diventare la tua prossima squadra di culto

Ci sono tanti ex Serie A, tanto per cominciare. Ma quest'anno stanno facendo davvero le cose in grande.

Un anno fa la rosa del Gatasaray sembrava provenire dal passato, per come era stata costruita. Per dire: c’erano Juan Mata, Sérgio Oliveira, Lucas Torreira, Mauro Icardi, Dries Mertens, Léo Dubois. Tutti questi calciatori, insieme all’eterno Fernando Muslera, formavano una piccola colonia di grandi ex del calcio europeo – soprattutto della Serie A – che è riuscita a vincere il campionato. Guidata, per altro, da un’altra vecchia conoscenza della Serie A: Okan Buruk, che i più temerari ricorderanno per il suo passaggio all’Inter all’inizio degli anni Duemila. A gennaio 2023 arrivò anche Nicolò Zaniolo, che nel frattempo è passato all’Aston Villa – ma questa è un’altra storia. Insomma, il club del quartiere Galata – parte europea di Istanbul – è tornato sul trono della Süper Lïg dopo aver fatto tutto il possibile per diventare una squadra di culto.

E allora, devono aver pensato i dirigenti, perché non provare a insistere su questa strada? Anzi: perché non rilanciare e fare all-in con un mercato ancora più pazzo e intrigante? Detto fatto, visto che il già citato addio di Zaniolo e quello di Mata sono stati compensati con l’arrivo di tante facce nuove: intanto l’acquisto a titolo definitivo di Mauro Icardi, dominatore dell’ultima Süper Lïg, per 10 milioni di euro; e poi, tutti insieme, sono stati presi Teté (dallo Shakhtar Donetsk), Bakambu (Al-Nasr), Angeliño (Lipsia), Ayhan (Sassuolo), Demirbay (Bayer Leverkusen) e Zaha (Crystal Palace). Potevano bastare tutti questi acquisti cult? Certo che no. E allora il Gala ha preso anche Hakim Ziyech dal Chelsea, con la formula del prestito. Sì, forse ci sono un po’ troppi esterni e trequartisti, però è impossibile darsi dei limiti, in certi casi.

E forse non è finita qui: secondo le ultime indiscrezioni di mercato, infatti, il Galatasaray sarebbe vicinissimo all’acquisto di Sergio Ramos, svincolato dal PSG dopo la scadenza del suo contratto. Certo, anche in questo caso parliamo di un calciatore abbondantemente sopra i trent’anni, ma è chiaro che dalle parti di Galata l’età non rappresenta un problema. In fondo potrebbero anche aver ragione: come detto, pochi mesi fa è arrivato il 22esimo titolo nazionale, per altro dopo quattro anni di digiuno. Tra qualche giorno, inoltre, il Gala potrebbe anche centrare il ritorno ai gironi di Champions League a tre anni dall’ultima apparizione: nel playoff di qualificazione, i campioni di Turchia hanno affrontato e battuto il Molde (2-3) nel match d’andata in Norvegia, e ora dovranno soltanto mantenere il vantaggio nella gara di ritorno a Istanbul. Con una squadra del genere, anche se un po’ fuori tempo massimo, non è un’impresa così impensabile.