Pur di andare ai Mondiali, l’India vuole convocare i giocatori col doppio passaporto

Sarebbe una rivoluzione, per la Nazionale del Paese più popoloso al mondo.

Qualche ora fa, il quotidiano indiano Indian Express ha pubblicato un articolo sul ct della Nazionale di calcio dell’India, Igor Stimac. I più intrepidi lo ricorderanno al centro della difesa della Croazia ai Mondiali del 1998, ma nel frattempo Stimac è diventato allenatore – prima in patria, poi in Asia – e dal 2019 guida la squadra che rappresenta il Paese più popoloso del mondo. E che non è mai andata ai Mondiali. Secondo la ricostruzione dell’Indian Express, Stimac consulterebbe un astrologo per farsi aiutare nelle sue scelte tecniche: prima di ogni partita, un certo Sharma userebbe le sue doti divinatorie per consigliare l’allenatore su diversi aspetti, per esempio la lista dei convocati, la formazione titolare, i cambi, persino la gestione degli infortuni.

Stimac ha ovviamente smentito tutto, ma l’articolo resta. E racconta come la Nazionale indiana sia, come dire, piuttosto lontana dall’élite calcistica. È anche una questione di equilibri e scelte politiche: il ct è costantemente «in guerra con i club», scrive ancora Indian Express, per poter convocare i migliori giocatori. Inoltre le politiche del Ministero della Gioventù e dello Sport non consentono alla Federcalcio di prendere in considerazione i calciatori di origine indiana che giocano nei migliori campionati d’Europa e del mondo. Proprio quest’ultimo aspetto, però, sembra destinato a cambiare. Secondo quanto riporta il Guardian, infatti, i dirigenti federali si sarebbero convinti ad addolcire un po’ questa regola. A renderla meno stringente. In questo modo, alcuni calciatori – per esempio Manprit Sarkaria allo Sturm Graz, Danny Batth del Norwich, Dilan Markanday al Blackburn – potrebbero finalmente essere convocati da Stimac. Rileggendo certi nomi, è chiaro che si tratterebbe di un cambiamento relativo, che l’India non diventerebbe una delle migliori Nazionali del mondo. Allo stesso tempo, però, degli innesti simili aiuterebbero molto una squadra che oggi vegeta al 99esimo posto del Ranking Fifa. E che farebbe fatica anche solo a pensare di qualificarsi ai Mondiali.

Un’ulteriore spinta arriva proprio dal nuovo regolamento dei Mondiali, dal fatto che l’Asia avrà a disposizione ben otto slot di qualificazione alla fase finale del 2026. Le possibilità che l’India – così come tante altre piccole Nazionali della confederazione AFC – possa partecipare alla Coppa del Mondo si sono moltiplicate. E allora l’attuale regola, per cui un giocatore che vuole accettare la convocazione deve prendere necessariamente il passaporto e quindi deve trasferirsi in India, potrebbe essere cambiata. Anche perché, molto semplicemente, chi accetterebbe di trasferirsi in India perderebbe automaticamente la possibilità di ottenere il permesso di lavoro nel Regno Unito – laddove la comunità indiana è più ampia e radicata, e quindi ci sono più atleti che potrebbero rispondere alla convocazione in Nazionale.

Per avviare quella che sarebbe una vera e propria rivoluzione, pare che la Federcalcio indiana (AIFF) stia istituendo una task force per individuare i giocatori con ascendenze indiane. E che quindi potrebbero (finalmente) entrare a far parte della Nazionale. Il presidente federale Kaylan Chaubey ha detto che il suo obiettivo è «aprire un dialogo costruttivo per ampliare il numero di giocatori in grado di rappresentare l’India». In effetti il problema è circoscritto, nel senso che moltissime altre Nazionali – praticamente tutte, in realtà – si comportano in questo modo da anni, cioè cercano di ampliare il proprio bacino con degli atleti che hanno il doppio passaporto. E la Fifa non ha mai scoraggiato questa pratica. L’India, quindi, non deve fare altro che adeguarsi.

Non tutti sembrano felicissimi: Sunil Chetri, capitano della Nazionale maggiore e leggenda del calcio asiatico, ha detto che «acquisire nuovi giocatori ci permetterebbe di migliorare a breve termine, ma dobbiamo anche continuare a lavorare per produrre più talenti». Il ct Stimac, invece, sembra entusiasta di questa nuova possibilità: «Altre Nazionali possono contare su calciatori provenienti dai campionati europei, da quello australiano o di quello americano. Anche per l’India potrebbe essere una buona soluzione». A patto che, ovviamente, l’astrologo dia il suo benestare.