Il comunicato della curva dello Young Boys contro Lipsia, City e Stella Rossa

Contro il calcio moderno, contro lo sportswashing, contro Gazprom.
di Redazione Undici 20 Settembre 2023 alle 11:35

Quando c’è di mezzo una squadra del gruppo Red Bull, c’è sempre qualche polemica. Martedì 19 settembre, prima giornata di Champions League: a Berna gli Young Boys hanno ospitato il Lipsia, in uno stadio piccolo ma decisamente caldo, tutto tinto di giallonero prima del fischio d’inizio.

Sono tifosi appassionati, gli svizzeri, e l’hanno dimostrato non soltanto sugli spalti, ma anche con un comunicato ufficiale rilasciato prima del match, e tradotto dal tedesco all’inglese dal giornalista Matt Ford su Twitter (ma c’è anche, in una versione integrale e molto lunga, sul sito ufficiale del gruppo, qui). A dire la verità, il comunicato della Ostkurve (Curva Est) se la prende con proprio tutti i componenti del Gruppo G: non solo RB Lipsia, ma pure Manchester City e Stella Rossa.

Il comunicato recita (in parte): «La lotteria dei gironi non ci ha detto bene. Ci troviamo ad affrontare Manchester City, RB Lipsia e Stella Rossa Belgrado. Invece di fare piani per le trasferte, ci sono altri argomenti che preoccupano i tifosi degli Young boys. Il Rasenball – che in realtà sta per Red Bull – Lipsia è un avversario che va contro tutti i nostri valori. Come tifosi di calcio, abbiamo a cuore le tradizioni, un certo folklore di ogni club, i nostri colori e il nostro nome. Immaginate se il nostro amato Young Boys venisse comprato da una multinazionale a scopi puramente pubblicitari. Cambierebbero il nome della squadra, i colori, il nome dello stadio. E i 125 anni di storia che celebriamo quest’anno sarebbero cancellati. Potremmo vincere, ma il club che amiamo tutti per la sua identità cesserebbe di esistere».

Ce n’è poi per il City, che, scrivono quelli della Ostkurve, «è impegnato in un’opera di sportswashing più sottile, che punta a mettere in buona luce gli Emirati Arabi Uniti e le loro violazioni dei diritti umani». Infine, la Stella Rossa di Belgrado, «con il suo sponsor russo, Gazprom, che ha supportato la guerra di aggressione contro l’Ucraina». Non può mancare l’ultima stoccata alle principali federazioni: «Il lavaggio di denaro e una moderna forma di schiavitù non solo sono normali presso certe squadre, ma presso la Uefa e la Fifa, e sono diventate parte integrante dello sport degli ultimi anni. La riforma della Champions League del 2024, con ancora più partite e più afflusso di soldi, è solo un altro esempio di questi tristi sviluppi».

 

>

Leggi anche

Calcio
Elogio allo strapotere di Rasmus Hojlund, che ha deciso Napoli-Juventus
La doppietta contro i bianconeri dice che il danese non solo è un attaccante di sacrificio, anzi. E Conte non fa che migliorarlo.
di Redazione Undici
Calcio
L’assist di rabona di Rayan Cherki durante Manchester City-Sunderland ha fatto impazzire tutti, a cominciare da Guardiola
Il francese sta mostrando lampi di classe purissimi e passo dopo passo si sta prendendo il City
di Redazione Undici
Calcio
Araújo ha deciso di restare fuori per i suoi problemi di ansia, e nel frattempo pare proprio che il Barcellona non abbia uno psicologo
La vicenda del difensore uruguaiano ha svelato una grave mancanza del club blaugrana.
di Redazione Undici
Calcio
Il PSG continua a lanciare giovani di talento, del suo vivaio e non solo, e il merito è tutto di Luis Enrique
Sono nove i ragazzi del vivaio parigino che hanno esordito sotto la gestione del tecnico spagnolo.
di Redazione Undici