José Mourinho è il peggior allenatore della Roma negli ultimi dieci anni, dicono i dati

Da Garcia a Paulo Fonseca, nessuno ha vinto così poche partite. Sia in Serie A che in tutte le competizioni.
di Redazione Undici 29 Settembre 2023 alle 10:59

La sconfitta incassata a Genova contro il Genoa, un netto 1-4 che non ammette molte recriminazioni, ha sancito l’inizio della crisi della Roma. È una questione di numeri: la squadra giallorossa ha messo insieme cinque punti in sei partite, lo stesso identico score della stagione 2010/11, quella iniziata peggio nell’era dei tre punti. Allora in panchina c’era Claudio Ranieri e l’unica vittoria arrivò contro l’Inter, con tre sconfitte su tre in trasferta – Cagliari, Brescia, Napoli – e due brutti pareggi all’Olimpico contro Cesena e Bologna. Stavolta in panchina c’è Mourinho, e l’unico risultato davvero positivo (in campionato) è arrivato contro Empoli (7-0); poi parggi con Salernitana (2-2) e Torino (1-1) e tre sconfitte: a Verona, in casa contro il Milan e a Marassi.

Le statistiche della Roma, insomma, sono eloquenti. Anche perché sono oggettive, incontrovertibili. E lo sono anche se volessimo andare più ad ampio raggio, per esempio considerando l’intera esperienza di Mourinho sulla panchina giallorossa. Questo è lo score del tecnico portoghese: 37 vittorie, 20 pareggi e 25 sconfitte in 82 gare di Serie A, per una percentuale di vittorie del 45%; se vogliamo considerare anche tutte le altre competizioni, quindi Coppa Italia, Europa e Conference League, i numeri cambierebbero in questo modo: 57 vittorie, 27 pareggi e 33 sconfitte in 117 partite ufficiali, percentuale di vittorie pari al 48%. Abbiamo inserito anche la percentuale di vittorie perché quel dato ci permette di fare un confronto diretto col passato. E, quindi, di poter affermare che José Mourinho è l’allenatore giallorosso che ha avuto il peggior rendimento complessivo, se guardiamo agli ultimi dieci anni.

Tutti i suoi predecessori dal 2013 a oggi, infatti, hanno messo insieme una percentuale maggiore di vittorie rispetto alle gare giocate: Rudi Garcia, se guardiamo solo alla Serie A, aveva il 57% di gare vinte, quota che scendeva al 51% considerando tutte le competizioni; il suo successore, Luciano Spalletti (era 2016-2017), arrivò al 73% in Serie A e al 66% in tutte le competizioni; Eusebio Di Francesco oscillò tra il 54% in gare di Serie A e il 53% considerando anche Coppa Italia e Champions League; il Ranieri-bis, tra febbraio e maggio 2019, raggiunse il 50% di gare vinte; Paulo Fonseca, infine, aveva una quota del 51% in gare di campionato e del 50% considerando anche le altre manifestazioni.

Questi, come detto, sono puri dati statistici. Poi è chiaro che alcune vittorie vadano pesate. Nel senso: nessuno di questi allenatori è riuscito a portare un trofeo a Roma, mentre Mourinho ha vinto la Conference League del 2022. E ha sfiorato la vittoria in Europa League pochi mesi fa. Allo stesso tempo, però, il percorso nelle coppe europee – la scelta anche virtuosa, verrebbe da pensare, di puntare molto sulle coppe europee – non può nascondere il dato oggettivo per cui la Romadi Mourinho abbia tenuto un rendimento quantomeno incerto, ma possiamo definirlo anche deludente, nelle gare disputate in Serie A. Non a caso, viene da dire, i giallorossi non hanno mai raggiunto il quarto posto che vale l’accesso alla Champions League. E raramente hanno avuto una classifica che gli permettesse di accarezzare in modo concreto questa ambizione. Insomma, siamo al terzo anno e il progetto di Mourinho a Roma fa ancora fatica a decollare. Il vero problema è proprio questo, a pensarci bene: le criticità riscontrate nelle ultime stagioni sono ancora lì, non sono state superate, la squadra giallorossa è già attardata in campionato e ha giocato un solo big match, per altro perdendolo, contro il Milan. Che sia arrivato il momento di fare una riflessione sul futuro dell’allenatore?

>

Leggi anche

Calcio
Curaçao ai Mondiali è un’impresa che arriva da lontano, un progetto che va avanti da anni
La Nazionale caraibica, che rappresenterà il Paese più piccolo nella storia della Coppa del Mondo, è stata costruita pezzo per pezzo, con fantasia e coraggio.
di Emanuele Giulianelli
Calcio
Scott McTominay adesso è un eroe per un intero Paese, la Scozia, dopo esserlo diventato a Napoli
Un eurogol anche nel match che ha riportato la sua Nazionale ai Mondiali: per il centrocampista di Conte è l'apice di un'annata eccezionale.
di Redazione Undici
Calcio
Haiti si è qualificata ai Mondiali nonostante il suo allenatore non abbia mai messo piede nel Paese
Dilaniato dalla guerra civile dal 2021, il Paese caraibico rivedrà la sua Nazionale al Mondiale dopo 52 anni. Un trionfo di dolore e speranza, firmato da una squadra che per gran parte non ha mai nemmeno visto la terra e il popolo che rappresenterà.
di Redazione Undici
Calcio
Tutti i candidati ai premi del Gran Galà del Calcio AIC, la notte che celebra la bellezza del calcio italiano
Sono state annunciate le shortlist dell'evento che ogni anno premia e celebra i grandi protagonisti della Serie A.
di Redazione Undici