Eden Hazard al Chelsea era un giocatore incredibile

Lo dicono le statistiche e i ricordi dei suoi sette anni a Londra.

Eden Hazard che si ritira dal calcio giocato deve essere considerata una notizia triste. Soprattutto se pensiamo a cosa è stato il fantasista belga nei suoi anni migliori, quelli al Chelsea: dal 2012 al 2019, Hazard ha messo insieme 110 gol e 92 assist in 352 partite, ha vinto tantissimo – due edizioni della Premier League e due dell’Europa League, più altri tre trofei minori – ed è stato il faro offensivo dei Blues, un calciatore capace di fare qualsiasi cosa in tutti i ruoli sul fronte d’attacco, da prima o seconda punta, da esterno di destra o di sinistra, da trequartista. Raccontare cosa è stato Hazard attraverso le statistiche potrebbe essere riduttivo, considerando la cifra estetica del suo calcio, l’eleganza del suo portamento, la classe delle sue giocate. Ma utilizzare i numeri è anche un modo per rendergli giustizia. Per esempio: sapevate che Hazard è uno dei quattro calciatori – sì, soltanto quattro – capaci di terminare un’edizione della Premier League (quella moderna, cioè dal 1992 a oggi) con almeno 15 gol e 15 assist?

Il dato è stato citato da Opta nel post su X che vedete sotto. E risale alla stagione 2018/19, l’ultima di Hazard a Stamford Bridge. In panchina c’era Maurizio Sarri, e il fantasista belga mise insieme 16 reti e 15 assist in 37 gare di campionato. A questo score vanno aggiunti anche i due gol e due assist in Europa League – curiosamente, o forse no, entrambe le reti arrivarono entrambe in finale, contro l’Arsenal. Come detto, soltanto altri tre calciatori sono stati in grado di disputare una stagione così produttiva, in termini di gol e passaggi decisivi. E i nomi sono piuttosto importanti: Thierry Henry, Matt Le Tissier, Eric Cantona.

Proprio al termine di quella stagione così ricca, Hazard si trasferì al Real Madrid per 115 milioni di euro. Aveva 28 anni ed era considerato, non a torto, il calciatore più forte d’Europa alle spalle degli inarrivabili Messi-Ronaldo. Florentino Pérez lo prese proprio in virtù di questo suo status, voleva farne il pilastro – tecnico, ma anche di immagine – su cui edificare un nuovo ciclo di successi. Come sappiamo, non è andata in questo modo: nei suoi quattro anni in Spagna, Hazard ha vinto tutto ciò che gli mancava – a cominciare dalla Champions League, nel 2022 – ma l’ha fatto giocando poco o niente, soltanto 54 gare complessive in Liga, solo 40 da titolare, più altre 17 in Champions. Gli infortuni e la malinconia vissuta a Madrid hanno offuscato il ricordo del giocatore incredibile che è stato, l’hanno portato fino al ritiro a 32 anni, una notizia triste che però non ci ha colto di sorpresa.