Ci sono pochi brand come North Sails che possono vantare una connessione intima con un elemento naturale. Quell’elemento, nel caso del marchio, è ovviamente l’oceano: North Sails è tuttora il brand leader globale nella produzione di vele, ma la sua capacità di inserirsi nell’immaginario marino ne ha fatto un simbolo vero e proprio, anche in un senso lifestyle. La collezione Autunno/Inverno 2023 di North Sails è una sottolineatura di tutto questo: “Go North”, il nome della campagna che accompagna il lancio, intende presentare non solo una collezione di abbigliamento, ma soprattutto rendere partecipi di un’idea.
Simbolo di questo trait d’union tra l’abbigliamento tecnico e la dimensione lifestyle è l’iconica Sailor Jacket: per la stagione FW23, North Sails ha rinnovato questo capo creando la Reversible Sailor. Basata sulla silhouette dell’iconica giacca da marinaio, ma progettata per essere indossata tutti i giorni, è la prima Sailor completamente reversibile realizzata da North Sails.
Tutta la collezione FW23 è basata sul know-how di North Sails nell’abbigliamento tecnico e sull’uso di materiali di alta qualità per garantire un prodotto longevo. Non solo: i capi sono creati a partire da tessuti di eccedenza provenienti da collezioni precedenti, utilizzando il minor consumo di risorse possibile, scegliendo di produrre con tessuti sintetici riciclati anziché vergini e materiali di origine vegetale coltivati con metodi biologici.
Una sfida molto importante, che una volta di più sottolinea come il legame con l’ambiente e l’ecosistema faccia parte del dna del marchio. Marisa Selfa, CEO di North Sails Apparel, ha spiegato come questa sfida venga affrontata ogni giorno da North Sails: «Vogliamo avere meno impatto possibile sull’ambiente nei nostri processi di produzione. Per esempio, utilizziamo tessuti che non abbiano degli scarti: materiali riciclati, materiali organici, in modo da non utilizzare risorse extra. Il cotone organico, per esempio, non richiede pesticidi e permette alla terra di riposarsi per tre anni».
A proposito di acqua: è una delle risorse che le industrie di abbigliamento consumano maggiormente. Prosegue Selfa: «Una normale t-shirt di cotone vergine richiede in media 2500 litri d’acqua, che è la quantità che una persona consuma in tre anni e mezzo. Un jeans ne richiede 15mila litri, l’equivalente di dieci anni di consumo di acqua di una persona comune. quello che facciamo noi è ridurre il consumo di acqua per ogni nostro prodotto, e in questo coinvolgiamo anche i nostri fornitori. Ogni nostro step di produzione dev’essere sostenibile: pensiamo anche al nostro ecommerce, che è plastic free, che riduce al limite il packaging, e così via».
«L’obiettivo di North Sails Apparel è quello di rigenerare l’oceano: noi di North Sails lo chiamiamo Ocean Positive», prosegue Selfa. «Il centro è l’oceano, che tu pratichi vela, o kitesurf, o ami semplicemente l’acqua, questo è qualcosa che ti riguarda. Noi ci sentiamo di essere un autentico ocean brand, che mette al centro l’innovazione, la tecnologia, ma prima di tutto abbiamo una responsabilità, che è quella di preservare l’ecosistema marino. Così cerchiamo di avere un impatto positivo, per esempio piantando coralli e supportando organizzazioni che si occupano della salvaguardia del mare».