Il Racing Santander ha inventato un calcio d’inizio stranissimo, che sembra copiato dal rugby

Un lancio a campanile, come si diceva una volta, nella metà campo avversaria.

Il Racing Santander è una squadra storica del calcio spagnolo – ha giocato per 44 volte il campionato di massima divisione – che però è da tempo lontano dalla Liga: l’ultima apparizione risale al 2011/12, e nel frattempo ci sono stati anche alcuni tristi passaggi in terza divisione. Ora le cose vanno un po’ meglio: il Racing è in Segunda División e dopo undici partite è ai margini della zona playoff. E poi il club verdiblanco è tornato alla ribalta per una trovata tattica particolare: un calcio d’inizio in pieno stile rugbistico.

Prima di mostrarvelo, cerchiamo di spiegare un po’ la cosa: in pratica, quando deve far partire o ripartire il gioco da centrocampo, il Racing usa sempre lo stesso schema, ovvero fa in modo che un suo giocatore possa alzarsi la palla per poi scodellarla in avanti con uno di quei rinvii che una volta venivano definiti a campanile. La sfera, in pratica, viene sparata alta in cielo e poi ricade nella metà campo avversaria. Perché abbiamo parlato di rugby? Semplice: nello sport della pallovale, il kick off si esegue esattamente in questo modo, cioè il pallone viene lanciato verso l’alto e verso la metà campo avversaria, per fare in modo che i componenti della squadra che batte possano invadere tutti gli spazi. Il Racing, come si vede in questa breve compilation, fa più o meno la stessa cosa:

Come si vede in questo video, non è che questa strategia abbia molto successo. Cioè, nonostante ci provi sempre, il Racing non crea delle vere e proprie occasioni da gol utilizzando questo meccanismo, quindi non fa come Mbappé e Messi ai tempi del PSG – furono loro a inventarsi un calcio d’inizio perfetto, o comunque su cui era difficilissimo difendere. E allora, viene da chiedersi, perché la squadra cantabrica continua a iniziare le partite in questo modo? La risposta più realistica è che l’allenatore José Alberto López Menéndez spera di portare molti uomini nella metà campo avversaria – in effetti hanno tutto il tempo, visto che il pallone ci mette un po’, a scendere – e andare a contendere la ribattuta, la cosiddetta seconda palla, in una zona molto avanzata di campo. Non ci sono molte altre motivazioni, a pensarci bene. A meno che il Racing non stia pensando di aprire una succursale nel campionato di rugby.

Foto tratta dal sito ufficiale del Racing Santander