Un inaspettato record di Ange Postecoglou in Premier League

Il nuovo manager del Tottenham è il miglior allenatore esordiente nella storia del massimo campionato inglese.

Il grande inizio del Tottenham non è stato un fuoco di paglia, anzi. La vittoria nel derby londinese contro il Fulham ha proiettato gli Spurs al primo posto in Premier League, una condizione che non si verificava dal 6 dicembre 2020: allora la squadra guidata da Mourinho condivise la prima posizione con il Liverpool di Klopp a cavallo tra le giornate 11 e 12. Stavolta la situazione è ancora migliore: Postecoglou e i suoi uomini sono in testa da soli con uno score di sette vittorie e due pareggi in nove partite. Le uniche squadre che sono riuscite a fermare il Tottenham sono state il Brentford (alla prima giornata, 2-2) e l’Arsenal (2-2); tutte le altre avversarie che hanno incrociato gli Spurs, ovvero Manchester United, Bournemouth, Burnley, Sheffield United, Liverpool, Luton Town e il già citato Fulham, non sono riuscite a strappargli neanche un pareggio.

I meriti principali di questa rinascita in atto vanno attribuiti a Ange Postecoglou, il primo allenatore australiano nella storia della Premier League. L’ex manager del Celtic ha impresso fin da subito il suo marchio sugli Spurs, trasformandoli in una squadra offensiva, intensa, che fa un possesso palla ricercato e cerca sempre di dominare l’avversario. La svolta tattica portata dal nuovo tecnico ha avuto un impatto fortissimo, stando agli stessi giocatori del Tottenham: secondo Son Heung-min, «giocare in questo modo è divertente: per i giocatori, per gli attaccanti, non so per i difensori, ma per me pressare in alto è un lavoro più facile rispetto a quando dovevamo correre 70 metri dietro». Quella dell’attaccante coreano non è stata l’unica dichiarazione di apprezzamento nei confronti di Postecoglou, che tra l’altro è riuscito a far rifiorire il Tottenham all’indomani dell’addio di Harry Kane, capitano e soprattutto miglior giocatore degli Spurs negli ultimi, boh, quindici o vent’anni?

Le statistiche a volte significano poco, ma nel caso del Tottenham e di Postecoglou servono a certificare il gran lavoro fatto finora. Grazie a questo avvio praticamente perfetto, se si esclude la sconfitta contro il Fulham in Carabao Cup, l’australiano è diventato il miglior manager esordiente nell’intera storia della Premier League. Anche dei mostri sacri come Guardiola e Mourinho non sono riusciti ad accumulare 23 punti nelle prime nove gare in carica con Manchester City e Chelsea: nel 2016, il tecnico catalano si fermò a 20; stessa quota dello Special One nella sua prima stagione a Stamford Bridge, esattamente vent’anni fa. Il record in realtà apparteneva a Guus Hiddink e Mike Walker, rispettivamente alla guida del Chelsea 2008/09 e del Norwich City 1992/93: entrambi, infatti, arrivarono a quota 22. Uno in meno rispetto a un allenatore accolto nello scetticismo generale, ma che ha riportato il Tottenham ad alti livelli. Anzi: a livelli che nel Nord di Londra non si vedevano da tantissimo tempo, almeno in Premier League.