Non potete perdervi l’intervista che Zidane ha fatto a Leo Messi

Maradona, i numeri dieci e altre cose da fenomeni.

Se guardiamo agli ultimi trent’anni, pochi calciatori hanno avuto l’impatto – tecnico, mediatico, culturale, perfino socio-politico – di Zinédine Zidane e Lionel Messi. A dirlo sono gli albi d’oro delle competizioni più importanti, l’affetto – ancora percettibile – dei tifosi nei loro confronti, ma soprattutto la stima di chi ha dovuto affrontarli. In fondo, a pensarci bene, anche Zidane e Messi sono stati avversari tra loro. Nel modo più profondo possibile: Zizou è stato un giocatore-simbolo del Real Madrid e poi ha guidato la squadra blanca per cinque stagioni (non complete, ma vabbè) proprio mentre Messi indossava la maglia del Barcellona, trasformandosi in uno dei calciatori più rappresentativi della storia blaugrana, forse il più rappresentativo di sempre. Eppure tra di loro c’è una stima immensa, sconfinata: ce ne siamo accorti grazie alla meravigliosa intervista realizzata da adidas e pubblicata su tutte le piattaforme del brand tedesco.

Il video intero dura mezz’ora, lo trovate sotto. Zidane e Messi parlano in spagnolo e sorridono molto, c’è un’evidente sintonia tra loro. Mentre chiacchierano, Leo tiene un pallone sotto il piede sinistro e ci giocherella, come se non potesse farne a meno. Per quanto riguarda i temi trattati, Zizou e Messi sono andati in tantissime direzioni: l’idea stessa di calcio e della carriera di calciatori, ovviamente, ma anche la famiglia, il significato del numero 10, Maradona, Francescoli, un giudizio reciproco tra loro, cosa significa vincere un Mondiali da protagonisti – loro lo sanno bene.

Mezz’ora spesa bene

Ecco alcune tra le cose più interessanti dette da Zinédine e Lionel: «Maradona è una figura enorme», racconta Messi, «i miei figli lo conoscono anche se non l’hanno visto giocare. La sua presenza, per noi argentini, si farà sentire ancora per tanti anni». Zidane, invece, ha parlato di Francescoli: «Quando l’ho visto giocare per la prima volta col Marsiglia, ho detto: “Voglio essere come lui’. Era molto elegante, mi piaceva tantissimo come gestiva la palla». Sul “suo” numero 10, Leo ha detto che «si tratta di un numero speciale, per Maradona e per il significato che ha. Fin da piccoli volevamo indossarla, e per me a Parigi è stato strano non portare quel numero sulla schiena. Però avevo il 30, il numero con cui ho esordito da professionista, un numero che per me significava qualcosa di diverso, ma era comunque importante». Un passaggio di Zidane su Messi: «Per me Leo è magia. Fa sognare quando è in campo, per quello che può fare con la palla, prima di riceverla sa già cosa farà. Questo dà fiducia ai suoi compagni. E poi è un esempio per tutti, la sua vita è famiglia e calcio». Invece, queste sono le parole di Leo su Zizou: «Per me è uno dei più grandi della storia, ho sofferto molto quando lui e gli altri Galacticos erano a Madrid mentre io ero del Barcellona, . Era sempre un giocatore diverso, elegante, aveva tutto». Ci fermiamo qui, ma ci sono altre dichiarazioni a dir poco interessanti. Non potete perdervela.