Quando lo sport estremo diventò cult: i primi 50 anni di Sector No Limits

Il marchio italiano festeggia mezzo secolo di attività, ripercorrendo la sua storia.

Ci sono pubblicità, intuizioni di art direction e copywriting che esulano dalla logica squisitamente commerciale e finiscono di diritto nella dimensione artistica. Entrano nella memoria collettiva, assurgono allo status di cult. Pochi copy allora, negli anni Novanta e Duemila soprattutto, possono vantare l’aura che circonda Sector NO LIMITS. Chi ha vissuto quegli anni ricorda bene le pubblicità. Assoli di chitarra misteriosi e affascinanti, un volo dal cielo o una parete ripidissima di una montagna da scalare a mani nude. Una voce decisa: «Manolo. Nervi tesi. Muscoli allo spasimo. E una determinazione incrollabile. Verso la meta. Con lui, c’è Sector». E poi il timbro, il logo dell’aquila.

La storia di Sector inizia in realtà prima, tant’è che questo 2023 segna il 50esimo anniversario del marchio italiano. Si specializza presto in orologi dalla vocazione sportiva, tant’è che il mondo di riferimento NO LIMITS, in cui intere generazioni di sportivi, atleti e appassionati continuano a riconoscersi, si appoggia a testimonial d’eccezione. Sono leggende dello sport estremo come Patrick de Gayardon, Manolo, Pipin, Gérard d’Aboville. “Dove c’è sfida c’è Sector” è il claim che accompagna le gesta di questi eroi – i Sector Heroes.

Gérard d’Aboville è il primo uomo ad aver attraversato in solitaria due oceani: l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico
Patrick de Gayardon de Fenoyl
Maurizio Zanolla, conosciuto anche come Manolo
Francisco Ferreras, meglio noto con lo pseudonimo di “Pipín”

Qualche momento epico del passato: nell’estate del 1997 Patrick de Gayardon si lancia da un aereo in volo con la sua famosa tuta alare, vola come un uccello e rientra pochi minuti dopo sullo stesso aereo. Un’impresa ricordata poi con il nome “Back inside the plane”, che de Gayardon proverà e ripeterà più volte. Poi, con un’altra tuta alare, arriva lo storico volo sul Grand Canyon in Arizona. E i record stabiliti e poi da lui stesso battuti, come quello del lancio con paracaduto dall’altezza maggiore: quasi 13mila metri, nei cieli sopra Mosca, nel 1995 e senza respiratore a ossigeno. Poi c’è Manolo, cioè Maurizio Zanolla, il pioniere dell’arrampicata libera in Italia, e Pipin Ferreras, uno dei più grandi apneisti di tutti i tempi, in grado di scendere – primo uomo nella storia – a meno 171 metri in assetto variabile NLT, e ancora Gérard d’Aboville, altro uomo dei record, senza limiti né confini, il primo ad attraversare due oceani (l’Atlantico e l’Indiano) soltanto con la forza delle sue braccia – cioè a remi.

Il Sector 230 Diving Automatico, con quadrante arancione, cassa e bracciale in acciaio riciclato da residui di lavorazione nautica

Per festeggiare questi primi 50 anni Sector ha presentato una capsule di tre diversi orologi, all’interno della Sector 230 Automatic. I nuovi modelli esaltano i capisaldi Sector – prestazioni, tecnologia, innovazione, sostenibilità, design – soprattutto nel modello Limited Edition. È un Diving Automatico (Miyota 8215) con cassa e bracciale realizzati in acciaio al 100% riciclato da materiali di scarto dell’industria nautica.