Guarda la doppietta di Luis Díaz contro il Brasile

Due gol belli e significativi, a causa della drammatica vicenda personale che ha coinvolto l'attaccante del Liverpool.
di Redazione Undici 17 Novembre 2023 alle 15:03

Dopo Colombia-Brasile 2-1, le immagini più viste e più condivise sul web sono state quelle immortalate in tribuna: il papà di Luis Díaz, che si chiama Luis Manuel Díaz, ha assistito alla doppietta segnata da suo figlio e ha avuto un piccolo mancamento durante l’esultanza. Un’emozione fortissima dovuta ovviamente alla gioia per l’impresa sportiva appena compiuta da suo figlio, e in effetti non è da tutti riuscire a segnare due gol contro il Brasile, ma anche per la vicenda drammatica terminata da poco: Luis Manuel Díaz, infatti, è stato rilasciato da alcuni giorni dopo essere stato rapito il 28 ottobre scorso; i sequestratori, dopo le prime indagini, sono stati identificati come appartenenti all’Ejército de Liberación Nacional (ELN), gli eredi delle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC) come gruppo armato e parastatale più influente e sanguinario del Paese; alla fine, ancora prima della liberazione dell’ostaggio, si è invece scoperto che le cose sono andate in maniera diversa: una cellula di criminali non appartenente al ELN aveva rapito la persona sbagliata, e alla fine sono stati proprio i membri dell’Ejército a porsi come intermediari per la liberazione di papà Díaz. La trattativa a tre con i rapitori e il governo non è stata agevole, ci sono stati diversi momenti di tensione, ma alla fine Luís Díaz ha potuto riabbracciare suo padre.

In questo scenario emotivo a dir poco complicato, Luis Díaz – che nel frattempo ha anche giocato e segnato con il Liverpool, in occasione della gara contro il Luton Town – e la Colombia dovevano affrontare il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. La partita si è svolta a Barranquilla, ed è iniziata con Luis Díaz in campo da titolare e il Brasile subito in vantaggio, grazie a un gol realizzato da Gabriel Martinelli dopo quattro minuti di gioco. Per tutto il primo tempo e per la prima mezz’ora della ripresa, il risultato è rimasto cristallizzato. Poi però i cambi del ct della Colombia – l’argentino Néstor Lorenzo – e lo stesso Luis Díaz hanno cambiato la storia della partita: un cross dalla sinistra di Borja, entrato all’intervallo, ha trovato il perfetto inserimento di testa di Luis Díaz a centro area; il colpo di testa dell’attaccante del Liverpool ha letteralmente bruciato Alisson, anche perché la palla è sfilata in mezzo a quattro giocatori in area di rigore prima di essere deviata verso la porta.

Cinque minuti dopo arriva il secondo gol, di nuovo di testa, e si tratta di una rete ancora più spettacolare: la Colombia costruisce l’azione sulla destra grazie alla qualità in conduzione di Richard Rios, entrato nella ripresa al posto di Carrascal; la palla arriva sui piedi di James Rodríguez, che calibra subito un cross morbidissimo a centro area; Luis Díaz si mangia Emerson Royal con uno stacco pieno di rabbia, impatta fortissimo la sfera e batte di nuovo Alisson, pure stavolta incolpevole. L’esplosione del pubblico di Barranquilla, una distesa di uomini e donne vestiti di giallo, è impressionante. Trovate tutto nel video sotto:

Niente male per un calciatore che non arriva al metro e ottanta

Grazie a questi due gol, Luis Díaz è salito a quota undici (in 44 presenze) con la maglia della Nazionale. Di certo, vista la consistenza dell’avversario e il momento particolare che ha attraversato, saranno quelli che ricorderà con più affetto, almeno per un po’. Al di là della sua vicenda personale, si tratta di una vittoria fondamentale per la Colombia: ora la rappresentativa guidata da Lorenzo, che non è riuscita a qualificarsi a Qatar 2022, è terza in classifica dietro Argentina e Uruguay, e quindi sarebbe automaticamente qualificata alla prossima edizione dei Mondiali. Proprio il successo con la Seleção ha determinato anche il sorpasso in classifica: ora la Colombia ha due punti di vantaggio sulla Nazionale più titolata di tutte. Un’altra medaglia appuntata sul petto di Luis Díaz, anche se probabilmente questa situazione non durerà a lungo.

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