Un’altra incredibile avventura per Fatih Terim, in Grecia

La sua firma per il Panathinaikos, a 70 anni, ha un valore enorme. Non solo calcistico, ma anche politico.
di Redazione Undici
27 Dicembre 2023

Fatih Terim ha 70 anni compiuti lo scorso 4 settembre, e ha una leggendaria carriera alle spalle: è stato il simbolo assoluto del Galatasaray, della Nazionale turca e quindi del suo Paese – sicuramente a livello calcistico, forse anche oltre – negli ultimi quarant’anni, inoltre è stato il primo allenatore turco a guidare una grande squadra all’estero – Fiorentina e Milan. E ora, come se non bastasse, è pronto all’ennesima avventura: da qualche ora è ufficiale la sua firma come nuovo tecnico del Panathinaikos, una delle tre grandi storiche del calcio ateniese – insieme all’Olympiacos, che però formalmente rappresenta il Pireo, e all’AEK. Chi mastica un po’ di politica internazionale ha già capito la portata storica di questa nomina, per tutti gli altri ecco il dato più significativo in assoluto: Terim è il primo allenatore turco ad aver trovato una panchina nel campionato greco.

Bisogna partire da qui per capire che si tratta di una storia da raccontare, anche se non è ancora successo nulla. Pure i maligni, in qualche modo, stanno sussurrando che il Panathinaikos abbia scelto Terim solo in funzione del suo peso politico, del fatto che servisse un segnale forte per rinsaldare i rapporti diplomatici tra Grecia e Turchia, rapporti ricostruiti da pochissimo tempo dopo decenni di contrasti durissimi. Per chi volesse ripassare un po’ di storia dell’Egeo e del Mediterraneo, ecco la pagina Wikipedia dedicata alle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Qui, invece, riassumiamo solo gli ultimissimi avvenimenti: nel 2017, Erdogan è stato il primo presidente turco in visita ufficiale ad Atene dopo 65 anni; poche settimane fa lo stesso Erdogan è tornato di nuovo in Grecia per riallacciare e rilanciare i legami con Ankara dopo le nuove tensioni che si sono accese negli ultimi anni, dovute alle crisi migratorie. Al termine dell’incontro con Mitsotakis, primo ministro greco, sono stati firmati una dichiarazione su «relazioni di buon vicinato» e 15 accordi di cooperazione. Anche gli Stati Uniti hanno espresso la loro soddisfazione per l’esito del summit.

In virtù di tutto questo, qualcuno – per esempio il medium Turkish Minutepensa che l’arrivo di Terim in Grecia sia in qualche modo collegato a questo disgelo in atto, anche perché l’ex allenatore del Galatasaray è una figura piuttosto vicina a Erdogan. A sostegno di questa tesi, c’è da dire che lo stesso Panathinaikos – però la sezione basket – ha assunto un allenatore turco, Ergin Ataman, in passato coach anche a Bologna e a Siena. Inoltre, qualche settimana, fa Terim sarebbe stato coinvolto – anche se non è stato ancora accusato in prima persona – in un’indagine per presunte frodi finanziarie. Al netto di tutto questo, delle voci e delle insinuazioni, ciò che resta sono il calcio e la storia. E allora intanto c’è da sottolinare che Terim tornerà ad allenare all’estero 22 anni dopo la fine della sua esperienza al Milan, l’ultima al di fuori della Turchia: a dicembre 2001, infatti, il club rossonero decise di esonerarlo dopo una sconfitta in casa del Torino, e da allora Terim ha guidato soltanto il Gala e/o la Nazionale turca. Infine, Terim riprenderà a lavorare due anni dopo la sua ultima apparizione in panchina: il 10 gennaio 2022, infatti, è stato esonerato dal Galatasaray e sostituito con Domènec Torrent. Negli ultimi 24 mesi è rimasto fermo, in attesa di un’occasione. Ora quell’occasione è arrivata, e ha già fatto la storia. Non solo del calcio.

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