Dopo l’esperimento ai Mondiali femminili in Australia e Nuova Zelanda, solo qualche mese fa, ora ci sarà un altro tentativo per rendere il VAR più accessibile a tutti. Soprattutto ai tifosi. La nuova era inizierà dal Portogallo: la FPF, acronimo di Federação Portuguesa de Futebol, ha annunciato che la FIFA ha dato il via libera alla diffusione immediata, cioè in diretta negli stadi e in televisione, delle spiegazioni da parte dell’arbitro. Dopo un episodio risolto con l’ausilio della video-assistenza, i direttori di gara portoghesi spiegheranno al microfono come e perché hanno preso una determinata decisione. E saranno ascoltati sia dal pubblico intorno a loro che dai tifosi che guardano la casa in televisione.
La FIFA e l’IFAB hanno autorizzato l’esperimento nell’ambito delle competizioni nazionali portoghesi, come spiega anche il comunicato ufficiale diffuso dalla Federazione: «La nuova tecnologia sarà utilizzata nelle competizioni in cui è implementato il sistema VAR, vale a dire i due campionati professionistici, Liga BPI, Taça da Liga, Taça de Portugal, Supertaça e la fase finale della Liga 3, e negli stadi che soddisferanno le condizioni necessarie per avviare i primi test. Per poi partire ufficialmente nel più breve tempo possibile».
L’arbitro potrà parlare al pubblico in due tipologie di situazioni: dopo una On Field Review e dopo delle revisioni per eventi oggettivi, per esempio la valutazione di un fuorigioco o di un fallo commesso al limite dell’area di rigore. Per altro, era già la seconda volta che il Portogallo chiedeva l’autorizzazione per avviare questo esperimento: un anno fa il primo tentativo era andata a vuoto, ma ora è andata a buon senso. «La FIFA e l’IFAB», si legge nel comunicato della Federazione, «hanno concesso l’autorizzazione una volta valutata l’esperienza pluriennale degli arbitri portoghesi, che hanno dimostrato di valutare la maturità necessaria per compiere il passo successivo».