Son è il giocatore più bravo del mondo a complimentarsi con gli avversari

L'ennesima prova l'ha data alla fine della semifinale di Coppa d'Asia, nonostante la sconfitta subita contro la Giordania.

C’è il fairplay, c’è la sportmanship e poi c’è Son Heung-min, personificazione di entrambi gli ideali. L’ultima prova di questa verità è arrivata dopo la sconfitta subita dalla Corea del Sud nella semifinale di Coppa d’Asia contro la Giordania, prima finalista del torneo (l’altra sarà una tra Iran e Qatar, che giocano oggi). La Corea era favoritissima – anche e soprattutto per la presenza di Son – ed è per questo che la sconfitta è stata definita «devastante» dallo stesso Son in un’intervista post-partita. Che però non è parso granché interessato alle recriminazioni: subito dopo aver riconosciuto che per la sua Nazionale si tratta di una delle più grosse delusioni della storia recente, il numero 7 ha iniziato a tessere le lodi degli avversari: «In questo torneo la Giordania sta facendo un percorso incredibile. Si meritano tutto quello che stanno ottenendo. Tantissimi complimenti a loro, auguro il meglio a tutti quanti. Personalmente non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio».

Son: “Jordan are having an incredible journey in this tournament. They deserve it… Big compliments to Jordan, wish them all the best… I have no regrets, I gave everything to be honest.” | Post-Match Interview
byu/Blodgharm insoccer

Non è la prima volta che Son dimostra tanta premura nei confronti degli avversari. Durante questa Coppa d’Asia c’è stato un altro momento in cui il fairplay, la sportmanship – verrebbe quasi da superare i confini del campo da calcio e parlare proprio di gentilezza – di Son hanno stupito tutti, compagni, avversari, tifosi di una parte e dell’altra, spettatori terzi. È successo durante l’ottavo di finale contro l’Arabia Saudita, alla fine vinto ai rigori dalla Corea del Sud (4-2), dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e dei supplementari. Su Reddit e sui social è girato moltissimo un video in cui si vede la reazione di Son dopo il rigore sbagliato da Abdulrahman Ghareeb: all’inizio segue i suoi compagni, che corrono incontro a Jo per festeggiare la vittoria e l’accesso al quarto di finale (poi vinto contro l’Australia, 2-1). A un certo punto, quasi subito, però, Son smette di correre, cambia idea e torna indietro: si dirige verso i giocatori dell’Arabia Saudita e inizia a stringere loro la mano, ad abbracciarli, a consolarli, a complimentarsi.

Son Heung-min consoles Saudi players before celebrating with his team
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Un bel gesto in sé e per sé, ovviamente. Bellissimo per chi sa cosa è successo durante la partita: Al-Bulayhi (noto per trascorsi simili anche con Ronaldo e Messi), incaricato di marcare stretto Son, gli aveva riservato un trattamento particolarmente ruvido. Falli, provocazioni, a un certo punto un esasperato Son aveva chiesto all’arbitro di prendere provvedimenti, invito al quale Al-Bulayhi aveva risposto con un leggero spintone e un’energica tirata ai capelli di Son. Che, dal canto suo, aveva reagito come ci si aspetta da lui: allontanandosi sorridente. Alla fine della partita, Al-Bulayhi è stato uno dei primi avversari ai quali Son ha riservato abbracci, sorrisi, conforto, complimenti. Avrebbe fatto sicuramente lo stesso anche per il Ct dell’Arabia Saudita, se solo quest’ultimo non avesse lasciato il campo in anticipo.