In Argentina hanno commentato una partita con l’autotune attivo

Excursionistas-Argentino de Merlo non sarebbe interessata a nessuno, e invece passerà alla storia.
di Redazione Undici 20 Marzo 2024 alle 16:57

Siamo praticamente certi che molti di voi non sappiano molto dell’Excursionistas e dell’Argentino de Merlo, due club dell’enorme provincia di Buenos Aires. Ebbene, visto che il calcio minore – specialmente quello sudamericano – è una specie di giungla inesplorata e inespugnabile, è bene che vi facciate guidare da noi: sia l’Excursionistas che l’Argentino de Merlo hanno delle squadre impegnate nel Primera B Reserva, torneo che – lo dice la sua ragione sociale – è riservato a quei giocatori un po’ giovani e un po’ meno che non fanno parte della squadra senior. Le partite si giocano in stadi piccoli e poco più che amatoriali, alla presenza di pochi intimi sugli spalti. Almeno, viene da dire, è prevista la presenza dei guardalinee.

Tutto questo per dirvi… cosa? Che siamo impazziti? No, non è esattamente così. Non del tutto, almeno. Vi abbiamo fatto questa premessa perché l’ultima partita tra l’Excursionistas e l’Argentino de Merlo, e ovviamente parliamo del campionato Primera B Reserva, potrebbe diventare una pietra miliare nella storia della comunicazione non solo calcistica, non solo sportiva, ma della comunicazione in senso assoluto. Perché forse abbiamo assistito a una nuova forma d’arte e di giornalismo, mescolati bene: per la prima volta, infatti, la telecronaca della gara è stata fatta con l’autotune acceso. Forse è stata una scelta voluta, forse è stato un incidente, chissà. Quel che resta, in ogni caso, è un mirabile documento dei nostri tempi. Lo trovate sotto, in un video da tramandare: quello del primo gol dell’Excursionistas – per altro un gol molto bello, realizzato con una sorta di sforbiciata al volo. Godetevelo, tra un attimo ne riparliamo:

È chiaro che in questo caso il contesto, cioè la telecronaca fatta nel più classico stile sudamericano, ha aiutato parecchio. Perché l’urlo «Goooooooooooooool» ricalibrato con l’autotune diventa qualcosa di mitico e mistico insieme, diventa un mirabile saggio delle potenzialità artistiche dell’uomo. È un momento davvero ipnotico, che in qualche modo rende giustizia agli istanti che precedono il gol, in cui l’autotune si fa appena percepire, non esplode nella sua enorme potenza espressiva. Serviva il gol, per poterne godere davvero. E ora, dopo che avete-abbiamo goduto insieme, non ci resta che chiederci: quando vedremo la stessa identica telecronaca per Empoli-Monza o anche per Inter-Juventus? Magari si potrebbe partire da una sperimentazione nel Campionato Primavera, o nei playoff di Serie C. Ci rimettiamo nelle mani delle istituzioni e dei media calcistici. Con la speranza che non disperdano questo patrimonio di genialità, questa rivoluzione all’orizzonte.

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