Luna Rossa, bella e radicale

Varato a Cagliari l’AC75 di Luna Rossa Prada Pirelli, che rappresenterà l’Italia alla 37 esima America’s Cup in programma a Barcellona dal 22 agosto al 21 ottobre.

È arrivato finalmente in acqua lo scafo dell’AC75 di Luna Rossa Prada Pirelli, varato sabato 13 aprile presso la base al molo Ichnusa del porto di Cagliari. A distanza di venticinque anni dal varo della prima Luna Rossa (nel 1999), di cui riprende il color argento, l’AC75 foiling rappresenterà l’Italia alla 37 esima Coppa America di Barcellona, in programma dal 22 agosto al 21 ottobre. All’evento hanno partecipato Miuccia Prada, che ha battezzato lo scafo, Patrizio Bertelli (Presidente di Luna Rossa Prada Pirelli), Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente Esecutivo di Pirelli, co-title sponsor del team), Max Sirena (Skipper e Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli) e Agostino Randazzo (Presidente del Circolo della Vela Sicilia). Concepita dal design team di Luna Rossa Prada Pirelli e costruita presso il cantiere Persico Marine di Nembro, Luna Rossa ha coinvolto il suo intero pool progettuale (che conta 40 persone) nella fase di disegno e sviluppo e ha richiesto oltre 70 mila ore di lavoro da parte di 35 boat builder (tra i tecnici del team e quelli del cantiere).

Per la costruzione dello scafo e dei componenti in composito sono stati impiegati circa 3.500 mq di fibra di carbonio pre-impregnato (Delta-Preg). L’AC75 monta un albero alare (costruito dal team a Cagliari) alto 26,5 m con soft wing composta da due rande gemelle, più una vela di prua (fiocco), per una superficie velica totale di circa 220 mq. Le vele sono principalmente in Carbonio e Dyneema e adottano tecnologia 3Di North Sails. A bordo ci sono otto persone di equipaggio: due timonieri, due trimmer e quattro ciclisti. Le sessioni di test e di allenamento in mare inizieranno nei prossimi giorni a Cagliari. Successivamente la barca sarà trasferita a Barcellona dove proseguirà la fase di training in vista delle regate di America’s Cup.

Durante la conferenza stampa, Bertelli l’ha definita «una barca bella e radicale», frutto di uno sforzo collettivo che segna e definisce il movimento crescente della vela in Italia. Come ha sottolineato lo stesso Randazzo, sono infatti sempre più i giovani che nel nostro Paese si appassionano a questo sport e scelgono di praticarlo, spinti dalla storia agonistica di Luna Rossa. «Quello che differenzia Luna Rossa dagli altri team è probabilmente il fattore umano che la caratterizza», ha raccontato Bertelli, «In questi 25 anni ho raggiunto un traguardo che mi prefiggevo da tempo: formare un team di tecnici e velisti straordinari in grado di plasmare il futuro dello sport nel nostro Paese e di lasciare un’impronta per le generazioni future. Adesso, con questa Luna Rossa, spero di raggiungere anche il mio obiettivo sportivo, vincere l’America’s Cup». Marco Tronchetti Provera ha sottolineato come «[La vela, nda] non è solo impegno, ma un impegno che definirei passionale. Luna Rossa è una storia tutta italiana e, a differenza degli altri team, è nata completamente nel nostro Paese, dalla tecnologia al design fino all’eleganza e allo stile dell’imbarcazione. Max (Sirena) e Patrizio (Bertelli) hanno il merito di aver cresciuto una generazione eccezionale di nuovi velisti ed è questo a mio parere il risultato più grande».

Proprio Sirena è sembrato impaziente di iniziare la nuova “Silver Age” che ricorda il “Silver Bullet” della prima Luna Rossa, che gareggiò nel 2000. «Quando abbiamo tolto i teli sono stato un quarto d’ora a girare sotto la barca perché era la prima volta che la vedevo all’aperto e non in cantiere», ha raccontato Sirena, «Forse è la più bella Luna Rossa che abbiamo mai varato. Di sicuro è una Luna Rossa che nasce dalla delusione della sconfitta del 2021, una sconfitta che a me non è ancora scesa giù e forse non scenderà mai. Spesso in fase di costruzione si deve arrivare a un compromesso, ma il compromesso non ti fa andare veloce, per cui c’è bisogno di quell’impegno, di quell’ostinazione di cui parlavano Patrizio e Marco. Negli ultimi anni nel team abbiamo accolto molti giovani che sono stati una boccata d’aria fresca, perché servono a dare nuova linfa e a vedere le cose da un’altra prospettiva. I nostri fornitori sono per la quasi totalità italiani e ci hanno aiutato a costruire una barca di questo livello».

A bordo dell’AC75 ci sono otto velisti (di cui due timonieri, due trimmer e quattro ciclisti) che sono selezionati su base giornaliera tra gli atleti a disposizione del team. Dell’afterguard fanno parte i timonieri e i trimmer: i primi si alternano nella conduzione della barca sul campo di gara e hanno la decisione finale sulla tattica e la strategia di regata, mentre i secondi sono responsabili della regolazione delle vele e dei foil e parte attiva nelle chiamate strategiche e di match race. Il Power Team è composto da ciclisti che, sviluppando potenza, alimentano i sistemi idraulici che movimentano la parte “aero”, cioè albero e vele. Per la 37 esima America’s Cup sono state introdotte anche delle regate giovanili e femminili, che si disputano entrambe con il monoscafo One Desing AC40. A bordo ci sono solo quattro persone di equipaggio (due timonieri e due trimmer) che, anche in questo caso, verranno selezionate su base giornaliera. I sistemi di controllo delle vele e dei foil sono azionati da sistemi alimentati da batterie, che sostituiscono la figura del ciclista. Luna Rossa è pronta per questa nuova avventura che ha già appassionato i tifosi, con il duplice obiettivo di essere riconosciuta come modello sportivo a livello globale e diventare una vera e propria piattaforma di divulgazione dove etica sportiva, attenzione per l’ambiente e il territorio incontrano la spinta all’innovazione tecnologica, la promozione della formazione nelle nuove generazioni e lo spirito di squadra.