Per la prima volta nella storia, un arbitro indosserà una bodycam durante una gara di Premier League

Jarred Gillett dirigerà Crystal Palace-Manchester United con una telecamera installata sulla testa.

La partita tra Crystal Palace e Manchester United è destinata a non rimanere nella storia della Premier League: il Palace è già salvo, lo United può aspirare al massimo a una (malinconica) qualificazione in Europa League. Però c’è altro, oltre al campo e alla classifica: l’arbitro designato per il match di Selhurst Park, Jarred Gillett, indosserà una bodycam – nel suo caso si tratta di una vera e propria “RefCam” – per la prima volta nella storia del campionato inglese. In particolare, la RefCam di Gillett sarà montata sulla testa del direttore di gara e verrà collegata al sistema di comunicazione audio con gli altri membri della squadra arbitrale, in modo da poter registrare tutto ciò che l’arbitro vedrà e sentirà nel corso della gara.

Le riprese della RefCam non saranno mostrate in diretta, piuttosto saranno archiviate e utilizzate a scopo didattico: le due squadre, la lega e i rappresentanti degli arbitri hanno accettato che venissero raccolti dati e testimonianze su cosa vuol dire arbitrare una partita di Premier. In una nota ufficiale si legge che le immagini serviranno per «ulteriori approfondimenti sulle condizioni dell’arbitraggio in partite di Premier League» e che «verranno diffuse in un secondo momento».

Come detto si tratta di una prima volta per il calcio inglese, almeno a livello “ufficiale”, ma in realtà sono già stati fatti altri esperimenti: Rob Jones, un altro arbitro di Premier League, ha indossato una bodycam durante l’amichevole tra Chelsea e Brighton che si è svolta ad agosto 2023; qualche mese fa, invece, Daniel Schlager ha arbitrato Eintracht Francoforte-Wolfsburg, gara di Bundesliga finita 2-2, con indosso una telecamera e un microfono: in seguito il video di quella partita, ovviamente dalla prospettiva dell’arbitro, è stato utilizzato per un programma dal titolo “Referees Mic’d up – Bundesliga”, che a sua volta raccontava l’esperienza di dirigere una partita di calcio professionistico. Forse le immagini saranno mano spettacolari rispetto a quelle registrate dalle bodycam indossate dai giocatori, ma in questo caso l’iniziativa ha una natura e degli obiettivi diversi.