Secondo Ratcliffe, i problemi dello United si risolvono togliendo lo smart working ai dipendenti del club

Decisione che, siamo sicuri, cambierà le sorti della stagione dei Red Devils.

Se foste il presidente e socio di maggioranza del Manchester United, che cosa fareste per risollevarlo da una delle stagioni più sconclusionate e umilianti della sua storia? Esonerereste Ten Hag? Licenziereste per giusta causa Antony? Provereste a prendere questo allenatore o quel giocatore? Oppure fareste quello che ha fatto Sir Jim Ratcliffe e decidereste di revocare lo smart working ai dipendenti del club? Probabilmente, se davvero vi venisse in testa un’idea come quest’ultima, sarebbe subito seguita dalla consapevolezza che non c’è alcun legame di nessun tipo tra quello che i giocatori del Manchester United fanno in campo e quello tutti gli altri dipendenti del club fanno a casa nei giorni di smartworking. Ed è per questo che il presidente del Manchester United è Sir Jim Ratcliffe e non voi: perché lui invece questo legame lo vede, lo vede eccome, lo vede chiaro come solo i visionari sanno vedere chiaramente quel che non esiste.

Stando a quanto riporta Jamie Jackson sul Guardian, negli scorsi giorni Ratcliffe ha calorosamente invitato tutti i dipendenti dello United a tornare al lavoro come lo si intendeva prima della pandemia: tutti i giorni in ufficio, tutto il tempo in presenza. Con i modi e i toni che ci ricordano perché i miliardari non piacciono mai a nessuno in nessun caso per nessuna ragione, Ratcliffe ha anche spiegato ai suoi dipendenti che il ritorno in ufficio/ritorno al passato non è l’unica opzione che l’azienda dà: c’è anche l’alternativa di mettersi a cercare un nuovo lavoro da qualche altra parte. Finisce così, dunque, un regime lavorativo che il club aveva introdotto ormai quattro anni e che prevedeva un regime lavorativo ibrido, flessibile per tutti coloro che ne avessero necessità o desiderio.

Perché Ratcliffe ha preso questa decisione, mettendosi ovviamente contro i suoi stessi dipendenti (a quanto pare non gli basta il già travolgente odio dei tifosi)? Perché ha notato che il venerdì il traffico di mail, il numero di comunicazioni digitali in generale, tra i lavoratori del Manchester United diminuisce. E come tutti i capitani d’industria avveduti, Ratcliffe ha pensato che non c’è modo migliore di aumentare la produttività dei suoi lavoratori – al venerdì, poi – che peggiorando le loro condizioni lavorative. Già, perché di peggioramento si tratta: forse Ratcliffe non si è ancora acclimatata abbastanza nei luoghi dei Red Devils per sapere che tra gli uffici di Old Trafford e quelli del centro d’allenamento di Carrington non c’è abbastanza posto per accogliere tutti i dipendenti del club. Ci aspettiamo una prossima comunicazione, a breve, con il quale il presidente ricorda ai lavoratori di portare a lavoro solo il minimo indispensabile per evitare di occupare spazio prezioso. E di stringersi, in ogni caso.