Alla fase finale di Conference League sono arrivate squadre di un certo blasone: quest’anno è toccato a Bruges, Fiorentina, Olympiakos e Aston Villa, nelle prime due edizioni ci sono state anche West Ham, Roma, Leicester e Feyennord, Marsiglia. Allo stesso modo, nei gironi sono comparsi club poco blasonati come il KI Klaksvik, l’FC Ballkani, l’Alaskert, il Flora Tallinn, i Lincoln Red Imps, il il Breiðablik. Ed è meglio non addentrarsi nella palude dei turni preliminari. La prossima edizione del torneo, però, potrebbe far segnare un nuovo record: il Triesenberg, squadra dell’omonimo borgo — meno di 3mila abitanti, incastrato tra le montagne del Liechtenstein — che milita nella settima divisione del campionato svizzero, è ancora in corsa per qualificarsi alla terza competizione per club organizzata dall’UEFA.
Ora vi starete sicuramente domandando: ma com’è possibile? Semplice: la questione è legata alla particolare condizione del Liechtenstein, nazione che non ha un campionato e che organizza soltanto la propria coppa nazionale. Le squadre senior iscritte a questo torneo militano nella piramide calcistica svizzera: la più forte è il Vaduz, che attualmente gioca la Challenge League (la seconda divisione) e ha vinto la coppa per 49 volte; e poi ci sono l’Eschen/Mauren, il Balzers e per l’appunto il Triesenberg. Inoltre questi stessi club iscrivono anche la loro formazione riserve e/o l’Under 23, in modo da raggiungere un numero accettabile di partecipanti. Quest’anno la prima squadra del Triesenberg è riuscita a raggiungere l’ultimo atto della manifestazione. E quindi, come prescrive il regolamento UEFA, potrebbe partecipare ai turni di qualificazione della prossima Conference League. Ma solo in caso di vittoria contro il Vaduz, che naturalmente ha conquistato la finale anche quest’anno.
Per il Triesenberg non sarà un esordio assoluto: nel 2015, infatti, il club aveva già disputato la finale di Coppa del Liechtenstein (e di questa piccola impresa ne aveva parlato anche Eurosport). Anche quella volta l’ultimo atto si disputò contro il Vaduz, che con un netto cinque a zero davanti ai 919 spettatori dello stadio di Eschen, nel nord del Liechstentein, spense i sogni del Triesenberg. Come nel 2015, pure oggi i favori del pronostico non sono esattamente dalla parte del Triesenberg: il Vaduz, come detto, milita nella seconda divisione del campionato svizzero ed è di fatto una formazione semi professionistica, mentre i calciatori del Triesenberg sono degli amatori a tutti gli effetti. Per rendere meglio l’idea dei rapporti di forza che esistono tra le squadre, è come se si giocasse una finale di Coppa Italia tra un club di Serie A e uno di Promozione.