Altro giro, altra corsa, altra polemica. Il tema è il nuovo Mondiale per Club organizzato dalla Fifa per il 2025, che ogni mese alimenta nuove contraddizioni: ad aprile c’era stato il caso legato ai diritti televisivi, con le partite del nuovo torneo Fifa che sembrava dovessero essere trasmesse in esclusiva solo sulla piattaforma AppleTv+; a maggio era toccato alla possibile azione legale che il sindacato dei calciatori e l’organizzazione mondiale delle leghe aveva pensato di intentare nei confronti della Fifa a causa di un calendario di partite troppo fitto, con enormi rischi per la salute dei giocatori.
La novità riguarda il Real Madrid, che starebbe pensando di disertare la competizione, come ha anticipato Carlo Ancelotti in un’intervista a “Il Giornale”: «La Fifa se lo scorda, calciatori e club non parteciperanno a quel torneo», ha detto Ancelotti. «Una partita sola del Real Madrid vale 20 milioni e la Fifa vuole darci quella cifra per tutta la coppa. Negativo. Come noi altri club rifiuteranno l’invito». Il problema, insomma, sarebbe legato a una questione di montepremi, con i Blancos che riterrebbero insufficiente il compenso offerto dalla Fifa per partecipare a una competizione che si terrebbe in piena estate, a fine stagione e dall’altra parte del mondo (il Mondiale per Club è programmato negli Stati Uniti dal 15 giugno al 13 luglio 2025).
Secondo quanto riporta “Calcio e Finanza” infatti, la lentezza organizzativa della Fifa nell’assegnazione dei diritti televisivi sta facendo precipitare la stima degli introiti previsti per la nuova competizione, calcolati in 1 miliardo di euro a fronte dei 4 iniziali. Ciò porterebbe la quota garantita per ogni squadra partecipante a circa 20 milioni di euro, una cifra che equivale a quella che il Real Madrid (e ogni altra squadra qualificata) percepirà solo con la qualificazione alla fase a gironi della nuova Champions League (e si può arrivare a un massimo di 150 milioni in caso di vittoria della coppa). La mossa del Madrid potrebbe rischiare di allargare il caso anche ad altre squadre, mettendo a repentaglio la regolare organizzazione del torneo: la palla, ora, passa alla Fifa.