La Nazionale francese ha fatto arrabbiare gli ambientalisti tedeschi

Dopo la partita con il Belgio, Mbappé e compagni hanno preso un volo privato per fare 170 chilometri.
di Redazione Undici

Lunedì sera, grazie a un autogol di Vertonghen a cinque minuti dalla fine, la Francia ha battuto 1-0 il Belgio negli ottavi di Euro 2024 e si è qualificata per i quarti di finale in cui affronterà, venerdì alle 21, il Portogallo. Anche quello che è successo dopo la partita, però, è degno di cronaca. Ma in questo caso si tratta di cronaca pura, quasi politica, e non sportiva. Perché la Nazionale allenata da Didier Deschamps — come ha confermato al quotidiano locale Kölner Stadt-Anzeiger una fonte del ministero dell’Ambiente della Renania Settentrionale-Vestfalia —, per raggiungere la sede del proprio ritiro, situato vicino a Paderborn, ha preso un volo privato da Düsseldorf, la città in cui si è disputata la partita, alle 22.35. E questo ha fatto arrabbiare, non poco, gli ambientalisti tedeschi.

Spieghiamo: in alcune città della Germania è attualmente in vigore un divieto di effettuare voli notturni, ma, con gli Europei di calcio in corso e le partite in programma a orari serali, non è raro usufruire di deroghe per poter tornare nei propri quartier generali dopo gli incontri. Lo ha fatto per esempio anche la stessa Germania, lo scorso sabato sera, dopo la vittoria contro la Danimarca negli ottavi di finale giocati a Dortmund. Il ministero dell’Ambiente della Renania Settentrionale-Vestfalia ha dato l’ok, e la Francia non ha tenuto alcun comportamento illegale. Il problema, semmai, è stato di natura etica.

Düsseldorf e Paderborn distano infatti “solamente” 170 chilometri, circa due ore di auto, e il volo di Mbappé e compagni, durato più o meno mezz’ora, è finito nel mirino della Bund, una ong tedesca che si occupa di conservazione della natura e protezione dell’ambiente. «È davvero incredibile», ha detto Werner Reh, un membro della Bund, «questa è una delle cose più assurde che abbia mai sentito. Siamo prigionieri dell’ideologia secondo cui l’aereo è sempre più veloce del treno o dell’autobus, ma spesso non è così, soprattutto per quanto riguarda i voli interni». Reh ha aggiunto anche una battuta («Suppongo che la squadra abbia anche perso tempo»), e non è detto che non abbia involontariamente descritto la realtà: tra l’arrivo all’aeroporto di Düsseldorf, i tradizionali tempi di check-in e imbarco (ok, non saranno quelli di un comune volo low cost, ma alcuni tempi tecnici ci sono sempre) e un ulteriore trasferimento in pullman dall’aeroporto di Paderborn alla città del ritiro, siamo sicuri che non convenisse davvero andarci direttamente via terra?

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