Il Lione è pieno di debiti e rischia di fare una brutta fine

Il fondo di John Textor, azionista di maggioranza dell'OL, ha dichiarato di essere in rosso di 500 milioni.
di Redazione Undici
15 Novembre 2024

L’eclatante caso del Bordeaux e tante altre notizie – sui diritti televisivi, sulla situazione finanziaria di altri club – in arrivo dalla Francia non lasciano spazio ai dubbi: la Ligue 1 è un campionato dove è davvero difficile far quadrare i bilanci. Al punto che anche delle società importanti rischiano costantemente di venire risucchiate dentro spirali da cui poi è difficilissimo venire fuori. In questo senso, l’ultimo esempio riguarda l’Olympique Lione, una delle grandi storiche del calcio francese: nel 2022, dopo la fine della fastosa e controversa era-Aulas, l’OL è passato nelle mani di John Textor, uomo d’affari americano che – attraverso la sua conglomerata Eagles Football Holdings Limited – detiene la maggioranza delle azioni e le quote di altri club in giro per il mondo, vale a dire il Crystal Palace, il Botafogo e il Molenbeek. Ecco, secondo quanto riportato da diversi quotidiani francesi – primo tra tutti L’Équipe – il fondo di Textor ha reso pubblico un debito poco al di sotto di 500 milioni di euro: una condizione che ha costretto il Lione a presentarsi davanti alla DNCG (acronimo di Direction Nationale du Contrôle de Gestion, ovvero l’organizzazione responsabile del monitoraggio e della supervisione dei conti delle squadre di calcio professionistiche francesi) per discutere la sua posizione.

Cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere? Semplice: i debiti della “casa madre” costringeranno Textor a presentare garanzie per una cifra tra 100 e 200 milioni, in modo da poter assicurare la sostenibilità finanziaria della sua gestione. Questo denaro potrebbe essere racimolato vendendo le azioni di uno dei club della multiproprietà, oppure – molto più semplicemente – attraverso la cessione dei giocatori più ricercati sul mercato. Che, naturalmente, sono nella rosa dell’OL, ma a quel punto Textor dovrebbe fare i conti con la comprensibile rabbia dei tifosi lionesi. In un comunicato ufficiale, il club francese ha annunciato che «Eagles Football Holdings Limited garantirà contributi per 75 milioni di euro». Al di là della differenza rispetto a quanto richiesto, il problema sarà convincere la DNCG. In caso di mancato assenso da parte dell’ente di controllo, infatti, potrebbero scattare delle sanzioni.

È chiaro che non siamo ancora in zona-Bordeaux, nel senso che il fallimento e la ripartenza dalle serie minori sono scenari ancora distanti, ma l’OL potrebbe ritrovarsi con il mercato chiuso o bloccato. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbero essere comminate delle penalizzazioni e/o la retrocessione in Ligue 2 per illecito amministrativo. In ogni caso, quindi, ci saranno un po’ di problemi per la squadra allenata da Pierre Sage. Che, per altro, ha iniziato abbastanza bene la stagione: in questo momento, infatti, il Lione è quinto in Ligue 1 (anche se accusa già undici punti di distacco dal PSG capolista) ed è virtualmente qualificato ai playoff primaverili di Europa League. Certo, la rosa è meno competitiva e ha meno appeal rispetto a qualche anno fa, ma non mancano dei talenti interessanti: in questo senso si possono citare Fofana, Abner, Gift Orban, Cherki e Mikautadze, ma anche i leader storici Lacazette, Benrahma, Tolisso, Caleta-Car, Caqueret e Veretout, arrivato a settembre dal Marsiglia. Insomma, sarebbe un peccato vanificare quanto di buono fatto in mezzo alla tempesta. E invece molto – se non tutto – dipenderà dalla DNCG, da un’udienza che potrebbe portare l’OL dentro una crisi ancora più profonda.

>

Leggi anche

Calcio
Il Sunderland ha già speso 135 milioni sul mercato e non vuole fermarsi
Dopo anni difficili, quelli raccontati nella serie Sunderland Till I die, i Black Cats vogliono affrontare il ritorno in Premier in grande stile.
di Redazione Undici
Calcio
Il Burnley è il primo club a stipulare una partnership con X/Twitter, e non tutti ne sono entusiasti
La squadra inglese, appena ritornata in Premier League, creerà contenuti in partnership con la piattaforma di Elon Musk.
di Redazione Undici
Calcio
L’Arabia Saudita ha avviato una nuova fase del suo progetto calcistico, e ora vuole vendere le sue squadre agli stranieri
Continua la privatizzazione della Saudi Pro League, e adesso si guarda anche all'estero: un modo per provare a competere davvero con le grandi leghe europee.
di Redazione Undici
Calcio
Snoop Dogg è diventato comproprietario dello Swansea City
Il rapper americano, che pochi giorni fa aveva posato con la maglia degli Swans, ha investito in una quota di minoranza del club gallese.
di Redazione Undici