Le ragioni di un altro successo del tennis italiano

La Billie Jean King Cup vinta dalla Nazionale femminile è un'ennesima conferma: l'Italia è una superpotenza del tennis.
di Redazione Undici 21 Novembre 2024 alle 12:27

L’Italia femminile ha vinto la Billie Jean King Cup 2024, battendo in finale la Slovacchia per 2-0. Le vittorie decisive sono arrivate grazie a Jasmine Paolini, la tennista numero quattro al mondo, e a Lucia Bronzetti. Oggi inizia la corsa degli uomini, campioni in carica in Coppa Davis. Janik Sinner è il giocatore numero uno al mondo, mentre per quarant’anni era stata un’impresa rara – è successo quattro volte in tutto – avere un italiano tra il diciottesimo e il ventesimo posto del Ranking ATP. Insomma, si può dire: siamo di fronte a un movimento vincente.

Come è stato possibile questo rinascimento tennistico? Tutto comincia il 12 settembre 2015: quella sera Flavia Pennetta e Roberta Vinci portano il tennis italiano su una cima mai raggiunta, una finale dello Slam che è un derby. A New York vince Pennetta, ma quel giorno segna un primo e un dopo nella storia del nostro sport. Poi c’è un altro anno chiave: il 2001, quando Angelo Binaghi diventa presidente della FIT (acronimo di Federazione Italiana Tennis, a cui è stata aggiunta la “P” di padel). Proprio nel 2001,era stato toccato il punto più basso del ventennio per numero di tesserati (129.797).

Poi però le cose sono cambiate: col tempo, i tornei organizzati dalla Federazione sono saliti a 8.427, quattro volte più dei 2.600 circa del 2001. Più tornei sul proprio territorio significano più wild card da distribuire. Ogni invito offerto a un giocatore che non avrebbe i requisiti per partecipare, diventa un’occasione per permettergli di migliorare la posizione in classifica. Più partecipa, più la scala. Dopo, è venuta la seconda intuizione: la politica del decentramento e dei team privati ha progressivamente tolto peso a Tirrenia, il centro federale a lungo intoccabile. La Federtennis ha smesso di portare via i ragazzi dai loro circoli e dai loro maestri. È andata con i suoi mezzi in giro per l’Italia, rafforzando luoghi e persone che mostravano potenzialità. Le scuole tennis sono passate da 1200 a 2000. Nei 133 centri di aggregazione provinciale, affidati alla cura di tecnici federali, sono stati organizzati raduni periodici per bambini sotto i 10 anni. È così che l’Italia è diventata una superpotenza. Se volete approfondire ancora la crescita del tennis italiano, qui trovate un articolo del 2021 a firma di Angelo Carotenuto.

>

Leggi anche

Tennis
Jannik Sinner è tornato a essere una macchina infernale
Il tennista numero due del mondo si è preso la finale di Parigi con una partita autoritaria, anche se Zverev era in condizioni precarie.
di Redazione Undici
Tennis
La sconfitta contro Norrie ha fatto tornare Alcaraz alla sua versione intermittente, e così Sinner può riprendersi il primo posto nel Ranking
La sconfitta dello spagnolo potrebbe riportare Jannik in testa al Ranking. E apre anche un nuovo fronte in vista delle ATP Finals di Torino.
di Redazione Undici
Tennis
Jannik Sinner ha criticato i tornei del Grande Slam per i montepremi e lo scarso welfare, scrive il Guardian
Il tennista numero due al mondo ha chiesto di aumentare i premi di partecipazione e la solidarietà nei confronti dei giocatori.
di Redazione Undici
Tennis
La vittoria di Sinner a Vienna è la miglior notizia possibile, per lui, in vista delle ATP Finals
La finale contro Zverev è stata durissima, anche per merito del tedesco. Ma Jannik ha saputo tirare fuori tutta la sua enorme forza, psicologica prima ancora che tecnica.
di Redazione Undici