La FIFA ha abbassato i prezzi dei biglietti per le partite del Mondiale per Club

C'è ancora un'ampia disponibilità, quindi è inevitabile pensare che sia una mossa per provare a riempire gli stadi.
di Redazione Undici 07 Febbraio 2025 alle 19:23

Il primo Mondiale per Club allargato, con 32 squadre provenienti da tutte le confederazioni, è praticamente alle porte. Mancano meno di quattro mesi alla partita inaugurale, ma il torneo continua a essere al centro di polemiche e notizie controverse. Per esempio quella lanciata dal Daily Mail, secondo cui la FIFA avrebbe abbassato drasticamente i prezzi per i biglietti degli stadi che ospiteranno le partite – il torneo si svolgerà in undici città americane. Questa indiscrezione, confermata anche dai listini sui siti che vendono i ticket, ha portato inevitabilmente a pensare che il presidente FIFA Gianni Infantino, ideatore e deus ex machina della nuova competizione, abbia paura degli spalti vuoti.

Chiaramente la FIFA ha smentito questa interpretazione della realtà, motivando questo abbassamento dei prezzi come un modo per coinvolgere una nuova fetta di pubblico nella manifestazione. Il punto, però, è che uno dei primi principi dell’economia di mercato è che il prezzo viene abbassato quando c’è scarsità di domanda. E le riduzioni rilevate dal Daily Mail sono davvero significative: il costo dei ticket più economici per le semifinali sono passati da 526 a 140 dollari; quelli per la finale sono scesi a 892 a 300 dollari. Anche i prezzi dei biglietti per le partite iniziali sono calati con le stesse percentuali.

Come detto, i siti su cui è possibile acquistare i biglietti mostrano questo calo. Ma soprattutto evidenziano anche un’ampia disponibilità per diversi settori degli stadi. Anche per la gara inaugurale, quella del 14 giugno tra Inter Miani e Al-Ahly, ci sono ancora tantissimi posti liberi. Stesso discorso anche per le semifinali e la finale, tutte in programma al MetLife Stadium di New York, la casa dei Giants e dei Jets (due franchigie di NFL). Insomma, con tutti questi dati è difficile pensare che i prezzi siano stati abbassati con l’intenzione nobile di ampliare il pubblico. Ora come ora, la FIFA ha un’altra urgenza: quella di riempire gli stadi.

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