Miami è diventata l’epicentro del calcio americano

L'arrivo di Leo Messi ha avuto un impatto straordinario, ma è da tempo che la città più importante della Florida sta investendo nello sport. E nella sua stessa immagine.

Dieci anni fa, il calcio a Miami neanche esisteva. Ci pensò Riccardo Silva a portare la prima squadra professionistica della storia della città: il Miami Fc. Silva trascinò con sé Paolo Maldini, per alimentare il sogno di un club che partì con la NASL, la lega minore rispetto alla MLS (dove Miami aveva avuto una squadra per soli quattro anni, i Fusion, dal 1998 al 2001). Oggi nessuno può dire che quell’idea non fosse giusta, la più giusta. Perché negli Stati Uniti Miami è il Place to be di molte cose e di sicuro lo è diventato dello sport. In dieci anni è cambiato tutto, del Miami Fc si sono perse un po’ le tracce, ma nel 2018 è nato l’Inter Miami FC, fondato da David Beckham e da un gruppo di imprenditori che Beckham ha convinto senza grandi difficoltà: Mas (immobiliaristi urbani), il giapponese Masayoshi Son (magnate del web) e il boliviano Marcelo Claure (magnate delle telecomunicazioni e proprietario del Club Bolivar).

Non aveva senso che Miami non avesse una squadra di MLS: la città è da sempre un crocevia di culture e un centro di attrazione per sportivi e appassionati. Beckham, noto ovunque per la sua carriera stellare da calciatore e per il suo status di celebrità, aveva individuato proprio Miami non solo per la sua bellezza, ma anche per le opportunità che la città offre nel mondo sportivo. Beckham ha sempre avuto una visione chiara per l’Inter Miami FC. Il suo obiettivo era quello di creare un club che non fosse solo una squadra di calcio, ma un simbolo della cultura e dell’energia di Miami. L’ex calciatore britannico ha dichiarato di voler costruire una franchigia che rappresentasse l’inclusività e la diversità della città, attirando tifosi di ogni origine e cultura.

Questo approccio ha subito colpito l’immaginario collettivo, ponendo le basi per un forte legame tra il club e la comunità. Ovviamente aveva bisogno di qualcosa. Di qualcuno. E Beckham ha puntato sul nome che avrebbe fatto da solo la gran parte del lavoro: Lionel Messi. Nel momento in cui Leo stava decidendo dove chiudere la carriera, con l’Arabia Saudita come scelta quasi ovvia per l’enorme contratto che avrebbe potuto firmare e per continuare ad alimentare il dualismo con Cristiano Ronaldo, Beckham ha convinto Messi che Miami fosse il posto migliore. Negli ultimi anni, Miami ha vissuto un’esplosione di sviluppo e interesse, diventando una delle città più dinamiche e attraenti degli Stati Uniti. Con la sua cultura, le sue spiagge e la crescente importanza nel panorama sportivo, Miami è senza dubbio il posto a cui molti in America e non solo guardano: ciò che accade a Miami anticipa il resto.

In questo contesto, l’Inter Miami FC è emersa come una nuova forza nel calcio americano, non solo per il suo impatto sul campo, ma anche per il significato che riveste per la comunità e per l’immagine della città. Le squadre locali, come i Miami Heat (NBA) e i Miami Dolphins (NFL), hanno contribuito a creare un’atmosfera di passione e competizione che ha avvicinato i cittadini allo sport; il torneo di tennis, con lo status di ATP 1000 e con la location che lo ospita (lo stadio dei Dolphins), è probabilmente quello che è cresciuto di più come importanza in tutto il circuito.

Poi è arrivata la Formula 1. Liberty Media voleva altre due tappe del mondiale negli Usa: non potevano che essere Miami e Las Vegas. Il GP di Miami ha fatto il suo esordio nel 2022: si svolge sul circuito progettato appositamente nell’area del Miami International Autodrome, vicino allo stadio Hard Rock. L’evento ha immediatamente attirato l’attenzione non solo degli appassionati di motori, ma anche dei media e delle celebrità. Miami, con la sua reputazione di città vivace e alla moda, ha fornito il contesto perfetto per un evento di questo calibro. La combinazione di sport, musica, moda e cultura ha reso il Gran Premio di Miami un’esperienza unica. Festival, concerti e eventi collaterali si sono svolti durante il fine settimana della gara, rendendo l’atmosfera festosa e coinvolgente. L’evento ha portato un notevole incremento nel turismo, attirando visitatori da tutto il mondo. Gli hotel e i ristoranti hanno registrato un aumento delle prenotazioni, contribuendo significativamente all’economia locale. La Formula 1 ha una platea globale, e il Gran Premio di Miami ha messo la città sotto i riflettori internazionali, aumentando la sua attrattiva come destinazione per eventi sportivi.

Nello stesso tempo, Miami ha visto una crescita economica incredibile, diventando un polo attrattivo per investimenti, aziende e innovazione. La città che negli Anni Ottanta era il regno dei Narcos, che alla fine degli anni Novanta ha cominciato a diventare attrazione per i ricchi pensionati, nell’ultimo decennio è diventata invece la destinazione di giovani e di imprenditori da tutto il mondo. Nel 2022, il PIL dell’area metropolitana di Miami si aggirava intorno ai 355 miliardi di dollari. Negli ultimi anni, la città ha visto un boom nel settore immobiliare, con investimenti che superano i 5 miliardi di dollari all’anno. Ciò ha portato alla costruzione di nuovi grattacieli, condomini di lusso e sviluppi commerciali. I prezzi delle case e degli affitti sono aumentati notevolmente, riflettendo la crescente domanda.

Poi le aziende: Miami è diventata un hub per le aziende fintech, attirando nomi come eToro e Revolut, aziende come Magic Leap e Rokk3r hanno stabilito uffici a Miami, contribuendo alla crescita dell’ecosistema tech. All’immobiliare e alla tecnologia si aggiunge la salute, perché il settore sanitario è in espansione, con nuovi ospedali e centri di ricerca che stanno sorgendo in tutta la città. Ecco, l’inizio dell’avventura dell’Inter Miami e di Leo Messi in America è arrivato in questo contesto. Leo è arrivato nel 2023, diventando un game changer per l’intera Lega: ha portato con sé un carico di aspettative e attenzione mediatica. La sua decisione di unirsi all’Inter Miami ha sorpreso molti, ma è anche stata vista come un segnale della crescente competitività e dell’attrattività della MLS. La presenza di Messi ha avuto un im -patto immediato non solo sul campo, ma anche nella comunità. I tifosi di ogni età si sono affollati allo stadio per vedere il campione argentino, e i media di tutto il mondo hanno rivolto la loro attenzione su Miami. Questo ha non solo aumentato le vendite di biglietti e merchandising, ma ha anche dato un impulso significativo all’economia locale.

Da quando è arrivato Messi, l’Inter Miami ha vinto i primi titoli della sua storia: la Leagues Cup del 2023 e l’MLS Supporters’ Shield del 2024 (Giorgio Viera/AFP via Getty Images)

Con Messi in campo, le ambizioni dell’Inter Miami sono cresciute esponenzialmente. Il club non punta solo a vincere trofei, ma vuole anche posizionarsi come una delle principali franchigie della MLS e competere a livello internazionale. L’arrivo di Messi ha stimolato una nuova era: sono arrivati in successione Jordi Alba e Sergio Busquets, con l’idea di costruire una squadra competitiva attorno a Leo, attrarre altri talenti e promuovere il calcio e quindi il merchandising, sviluppare ancora di più il brand e per finire aumentare il valore della franchigia. Secondo un recente articolo di El Confidencial, “la franchigia dei fratelli Mas e David Beckham aveva un valore stimato di 585 milioni di dollari (541,5 milioni di euro) prima dell’arrivo di Messi. Un anno dopo, il suo valore di mercato raggiunge già il miliardo di dollari (953,5 milioni di euro). Il club è già il 17esimo più prezioso al mondo, superando proprietà europee come Inter e Newcastle United.

Nel 2024 sono arrivati altri due grandi contratti pluriennali con Chase e Royal Caribbean. Il primo dà il nome allo stadio, con un contratto biennale, in attesa che venga inaugurata la nuova casa della squadra. La compagnia di crociere, dal canto suo, è diventata lo sponsor principale e ha ripreso la parte anteriore della maglia, sostituendo Xbto. Inizialmente ha firmato solo per una stagione, una condizione che potrebbe dipendere, ancora una volta, dal futuro di Messi. In totale sono già stati firmati 14 nuovi accordi e il numero delle sponsorizzazioni attive è salito a 43, secondo SportsPro. Oltre alla vendita dei principali asset già citati, bisogna aggiungere altre aziende che sono entrate a far parte del gruppo Vice City, come Claro Enterprise Solutions, Ketel One, Duracell, 100 Coconuts, Trapiche, Tudor, Lowe’s, Visa, LaCroix, Lucas Oil e Audi.

La franchigia sta lavorando per garantire che queste nuove opportunità non diventino una tantum mentre il suo giocatore di punta è attivo. Una figura chiave in questo obiettivo è Xavier Asensi, arrivato due anni fa dal Barcellona e recentemente promosso co-presidente delle operazioni commerciali. Accanto a lui c’è un altro ex blaugrana, Raúl Sanllehí, co-presidente con la direzione delle operazioni calcistiche e incaricato di garantire il mantenimento o l’aumento del futuro livello competitivo”. L’Inter Miami FC ha pianificato una serie di investimenti per il futuro, tra cui lo sviluppo di nuove infrastrutture. A Miami si giocherà la partita inaugurale del Mondiale 2026. Nel 1994 la città non era nemmeno nella mappa degli organizzatori. È cambiato tutto. Molto altro cambierà ancora.

Da Undici n° 59