La FA Cup di quest’anno è davvero sorprendente

Il Manchester City è l'unica big ancora in corsa. Merito di un sorteggio aperto fin dai primi turni.

La FA Cup è la prateria che potrebbe salvare la stagione di Pep Guardiola. Guardi il tabellone di FA Cup, arrivato ai quarti di finale, e fra le grandi sopravvissute trovi soltanto il Manchester City. Domenica sera, infatti, è uscito di scena anche lo United campione in carica – per mano del Fulham ai calci di rigore, di Joshua Zirkzee l’errore decisivo. E le altre? Il Liverpool che sta dominando la Premier League era stato sconfitto agli ottavi dal Plymouth, lo stesso club di Championship che ha complicato la vita anche del City: era passato in vantaggio e ha incassato la rete del 3-1 soltanto a tempo scaduto). In realtà poi non ci sono state altre eliminazioni inattese, i cosiddetti Giant Killing: Chelsea e Newcastle hanno concluso il loro cammino di fronte al Brighton, che comunque al momento è ottavo in Premier League; il Tottenham era andato fuori ai sedicesimi, contro un Aston Villa che al momento lo precede in classifica. Ancora più ortodossa la fine dell’Arsenal: ko ai rigori per mano del Manchester United, ai trentaduesimi.

It’s the magic of the Cup, come la chiamano in Inghilterra: sorteggi spietati, con potenziali finali ridotte a turni preliminari spesso e volentieri – quest’anno un po’ di più. E infatti c’è chi come The Athletic si chiede: siamo di fronte alla FA Cup più bella degli ultimi tempi? Va dato onore al merito, a un format ultrasecolare pensato per far sognare: qualunque squadra del paese, anche la più improbabile compagine dilettantistica, può finire a giocarsi le sue carte all’Old Trafford – e ogni volta che ci va vicino per davvero, in Inghilterra rispolverano questo divertente romanzo-vademecum di James Lloyd Carr.

Non è una novità che l’incertezza e i brividi d’Oltremanica siano l’antitesi della prevedibilità nostrana: la Coppa Italia, per scelta deliberata, ha una formula che di fatto favorisce i grandi club. La Coppa d’Inghilterra è più simile alla Coppa di Francia, un’altra manifestazione pensata per fare in modo che ci siano tanti risultati a sorpresa. Ma va dato merito anche alla stessa Premier, che dopo anni di dominio dei Citizens è nel pieno di un rimescolamento di gerarchie. Dietro al Liverpool in fuga e all’Arsenal eterno secondo, spicca infatti un dato notevole: otto tra le prime dodici squadre in graduatoria – con il Nottingham Forest addirittura in zona Champions – hanno fatto un passaggio in seconda divisione negli ultimi anni. Sintomo di un calcio sempre più livellato verso l’alto, superleghista, dove nonostante le spese monstre – Chelsea, United – il blasone tutt’a un tratto non conta più.

È mezzo avvisato il City, fra le magnifiche otto di questa FA Cup. Ai quarti se la vedrà col Bournemouth: le altre gare in programma, tra il 28 e il 31 marzo, sono Fulham-Crystal Palace, Preston-Aston Villa – il North End è l’unica squadra di Championship ancora in corsa – e il Brighton contro la vincente di Nottingham-Ipswich. Sulla carta, la squadra di Guardiola ha la strada spianata. Ma è da mesi che sta tradendo le aspettative: raggiungere almeno un obiettivo stagionale avrebbe un vago sapore di sorpresa. Nella coppa delle sorprese.

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