Una delle prossime tempeste che colpirà la Spagna si chiamerà Rüdiger

E no, il gioco irruente del difensore tedesco non c'entra niente.

Antonio Rüdiger, detto Toni, è sicuramente uno dei migliori difensori del mondo. Lo è da anni, lo è stato anche in questa stagione. Poi ha anche una personalità esuberante e quindi è un calciatore che buca lo schermo, per dirla usando un’espressione molto anni Ottanta. Insomma, è un personaggio che non può lasciare indifferenti: ecco, sì, questa forse è la formula migliore. Lo dimostra anche il segno che ha lasciato nella meteorologia: una delle prossime tempeste che potrebbe colpire la Spagna, infatti, si chiamerà proprio come lui. Rüdiger, Borrasca Rüdiger. E se non ci credete, se vi sembra assurdo, potete visitare questo link dal sito dell’Agencia Estatal de Meteorología (AEMET), l’agenzia del governo spagnolo che si occupa di monitorare gli agenti atmosferici.

Ora, naturalmente, vi starete chiedendo: che senso ha tutto questo? All’AEMET sono tutti tifosi del Barcellona e hanno paura del modo di difendere – irruente, diciamo così – di Toni Rüdiger? Potrebbe essere, non possiamo saperlo, ma questa notizia così singolare ha una motivazione più semplice. E cioè questa: all’inizio della stagione meteorologica 2024/25, i gruppi internazionali di agenzie governative – l’AEMET e quindi la Spagna fanno parte del Southwest Group insieme a Portogallo (IPMA), Francia (Météo-France), Belgio (RMI), Lussemburgo (MeteoLux) – devono dare il nome alle tempeste che, presumibilmente, si verificheranno fino all’estate successiva. Questa nomenclatura in successione va preparata con largo anticipo, in modo da agevolare lo studio e la preparazione in vista di eventi atmosferici che possono essere particolarmente difficili da gestire, da un punto di vista logistico ma anche giornalistico, e si basa su criteri semplici: i nomi delle tempeste vanno in ordine alfabetico (quest’anno si è iniziati dalla “A” di Aitor, dalla “B” di Berenice e così via) e vengono assegnati a rotazione dalle varie agenzie che compongono il gruppo. Al momento siamo arrivati alla “N” di Nuria, nel senso che l’ultima tempesta che si è abbattuta nella zona Southwest si chiama proprio così, Nuria.

A questo punto, dopo aver letto questa tabella, avrete capito che la Borrasca Rüdiger arriverà, nel caso, dopo altre due tempeste, la prima il cui nome inizia con la lettera “O” (Olivier) e la seconda ccon la lettera “P” (Pauline) – la “Q”, evidentemente, è stata saltata perché non si trovava un nome adatto. E avrete anche compreso che, semplicemente, quei mattacchioni dell’AEMET si sono inventati il nome Rüdiger in maniera poco più che casuale. Nel senso: non c’entra il suo modo di difendere, semplicemente qualcuno avrà sparato il primo nome che gli è venuto in mente con la lettera “R”. Sperando, naturalmente, che la Borrasca Rüdiger non si manifesti: perché venga considerato come una tempesta vera e propria, un evento atmosferico anomalo deve generare venti almeno a 90 chilometri orari e determinare un livello di allerta per pioggia di colore arancione o rosso. Come dire: meglio evitare, Rüdiger sta bene solo in campo. Ma in ogni caso è meglio prepararsi.

Leggi anche